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venerdì 1 febbraio 2008

Il cristianesimo liberale di Manzoni (Cap.XII)


Classe II E
"Era quello il second'anno di raccolta scarsa" , come potete vedere, fin dall'incipit del capitolo XII traspare l'intento storicizzante del romanzo. Il racconto del tumulto di S.Martino diventa l'occasione che il narratore- autore coglie non non solo per radicare storicamente le vicende dei suoi personaggi, ma anche per mostrare in re la propria concezione sul compito della letteratura rispetto alla storia.

ANALIZZATE E INTERPRETATE
-Rileggete attentamente l'inizio di questo capitolo
-Sottolineate i passaggi in cui più chiaramente si individuano le colpe degli uomini
-Distinguete fra queste colpe, quelle di natura politica
-Spiegate perchè le misure prese dai magistrati sembrano aver peggiorato la situazione
-Cliccate su SMITH ADAM E LIBERISMO;quindi, chiarite i motivi per i quali la pagina manzoniana sembra essere ispirata all'ideologia propugnata dal pensatore inglese.Ricorda questi concetti chiave: "Legge della domanda e dell'offerta","mano invisibile" del mercato e i limiti dell'intervento pubblico in economia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il XII capitolo dei promessi sposi di Alessandro Manzoni. Renzo giunge a Milano, ove si trova coinvolto in un tumulto popolare. I fornai sono accusati di tenere nascosto il grano allo scopo di realizzare ingiusti profitti. Per sedare le proteste, il gran cancelliere Antonio Ferrer si rende conto «che l'essere il pane a un prezzo giusto, è per sé una cosa molto desiderabile; e pensò, e qui fu lo sbaglio, che un suo ordine potesse bastare a produrla. Fissò la meta (così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili), fissò la meta del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto, se il grano si fosse comunemente venduto trentatré lire il moggio: e si vendeva fino a ottanta. Fece come una donna stata giovine, che pensasse di ringiovinire, alterando la sua fede di battesimo».
Chi, come Manzoni, conosce le ferree leggi dell'economia sa bene che il prezzo non è una variabile indipendente. Esso porta con sé un'informazione: è un "indice di scarsità" sulla base del quale è possibile effettuare il calcolo economico. Quando però il prezzo viene "falsato" dall'intervento del governo (per esempio attraverso l'imposizione di una soglia massima o minima), l'intero mercato scivola su una buccia di banana.
Il libero mercato è un meccanismo meraviglioso proprio perché piega ogni egoismo individuale al bene comune. Nelle parole di Adam Smith, «non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che noi attendiamo il nostro pranzo, ma dalla loro considerazione del proprio interesse. Noi ci rivolgiamo non alla loro umanità, ma al loro interesse, e non parliamo mai dei nostri bisogni ma dei loro vantaggi». La libertà dei commercianti è la prima e più importante arma dei consumatori.
Del resto, quando all'inflazione si accompagna, come nel momento attuale, che l'economia nel suo complesso è malata, e non è certo truccando le carte o additando nuovi untori che si risolve il problema.
Antonella Salvà II E

Anonimo ha detto...

Nel XII capitolo dei promessi sposi, Milano era una città in rivolta per causa della carestia. Le cause naturali si erano aggiunte alle colpe degli uomini: una grande siccità aveva reso ancora più scarso il raccolto già misero per le molte terre abbandonate dai cittadini a causa della guerra per la successione al ducato di Mantova.
In assenza del governatore don Gonzalo, Milano era affidata al gran cancelliere Antonio Ferrer. Egli di fronte alle richieste del popolo reclamava a gran voce contro gli incettatori, ritenuti la vera causa del rincaro del pane, ne ridusse drasticamente il prezzo del pane.
La mattina in cui Renzo arrivò a Milano, per sedare le proteste,il cancelliere si rese conto "che l'essere il pane ha un prezzo giusto", e pensò che un suo ordine potesse bastare a produrla e quindi aumentò il prezzo del pane.
Manzoni conosce bene le leggi dell'economia e sa bene che il prezzo non è una variabile indipendente. Quando il prezzo viene "falsato" dal provvedimento del governo, come in questo caso, comporta solo all'intero mercato un risultato negativo. Il libero mercato è un congegno splendito proprio perchè ripiega ogni individualismo al bene di tutti. Nelle parole di Smith Adam la libertà dei commercianti è la più importante arma dei consumatori e ne siamo pienamente d'accordo.
Lucia La Guzza e Manuela Casella II E