Temporale
Leggi e ascolta questa poesia di Giovanni Pascoli:
1 | Un bubbolìo lontano… |
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2 | Rosseggia l’orizzonte, |
3 | come affocato, a mare: |
4 | nero di pece, a monte, |
5 | stracci di nubi chiare: |
6 | tra il nero un casolare: |
7 | un’ala di gabbiano. |
Si tratta di un componimento che fa parte della raccolta Miricae, raccolta in cui spesso Pascoli indugia nella descrizione di fenomeni naturali e paesaggistici.
Rispondi alle seguenti domande:
1. Riassumi brevemente il contenuto della poesia
2. Individua lo schema metrico e delle rime
3. Rifletti sulla sintassi: quante proposizioni ci sono? Che cosa puoi dedurre?
4. Quale concezione della natura emerge dalla poesia pascoliana?
5. Collega questa poesia ad altre lette in classe tratte da Miricae
6. Cerca riferimenti letterari e/o pittorici inerenti a questa poesia
Completa con gli esercizi d'analisi/lavoro di produzione del testo pagg.220-221
SAVERIO FERRARA
1)Questa poesia di Giovanni Pascoli narra di un temporale in cui si sente da lontano il brontolare dei tuoni; i lampi che si specchiano nel mare, tingono di fuoco l'orizzonte ,mentre sulle montagne il cielo è nero come la pece: delle nuvole molto chiare vagano sulla pianura, s'intravvede sulla montagna un casolare, e un volo di gabbiano sperduto solca l'aria in tempesta.
Attraverso questi versi nella poesia si può notare che solo il volo di un gabbiano solitario dimostra che un essere in terra cerca un rifugio, ma i colori il rosso del fuoco, il nero della pece, il bianco del casolare e l'ala dell'uccello esprimono l'immobilità paurosa della natura negli attimi che precedono lo scatenarsi della tempesta. Questo mi fa capire che un temporale può suscitare delle emozioni molto forti che ci aiutano a comprendere il senso vero della vita.
2)La poesia è una Ballata piccoladi endecasillabi.Il primo verso staccato dagli altri, costituisce la ripresa.Le rime seguono uno schema irregolare cioè A-B-C-B-C-C-A
3)Nella poesia si evidenzia un solo verbo predicato, le altre sono frasi nominali questo favorisce il fissarsi e il sovrapporsi delle immagini.
4)La natura è misteriosa, carica di simboli, che ricordano all’uomo la sua finitezza, come appunto il temporale, colto attraverso un’ istantanea, che esprime l’angoscia dell’uomo di fronte al male (temporale) che assedia la vita di ognuno (il casolare).
5)Le poesia che io conosco sono: Lavandare, X Agosto, Novembre e Temporale. In tutte queste poesie ci sono riferimenti ad elementi della natura che possono far pensare ad una poesia descrittiva, ma in realtà analizzando le poesie, ho capito come ogni aspetto della natura assume un significato ulteriore diventando simbolo di qualcosa di più profondo che attiene alla vita di ogni uomo. In Lavandare è l’aratro abbandonato in mezzo al campo ad essere simbolo della solitudine umana. In Novembre emerge il contrasto tra l’apparenza e la realtà che nasconde quello tra vita e morte; le voci più segrete della natura parlano all’uomo attraverso i sensi. In Temporale l’emozione creata dall’immagine del casolare che appare solo per un attimo rimanda alla famiglia, al “nido” assediato dal male. In X Agosto la vicenda parallela delle morti degli innocenti, la rondine e il padre del poeta diventa espressione (simbolo) dell’ingiustizia e del male che ottenebrano il mondo; le stelle cadenti possono così essere interpretate come il pianto del cielo lontano.
Cari saluti, Saverio
RICCARDO SPADARO
Salve prof:
1-La poesia di Giovanni Pascoli " Temporale" descrive l'inizio di un temporale che con il suo rosseggiar dei fulmini illumina il mare, ma anche il cielo che appare di color nero pece spezzato dal color bianco di un casolare lì vicino che viene paragonato a un'ala di gabbiano, secondo me, questa lirica vuole rappresentare il temporale come una similitudine della vita dello stesso Pascoli ormai sconvolta dall'assassinio di suo padre che provoca nel poeta un profondo sentimento d'angoscia quindi il susseguirsi delle sensazioni auditive e visive della poesia non mirano a dare un equilibrio realistico e oggettivo del paesaggio, ma vogliono comunicare le sensazioni del poeta.
2-Lo schema metrico della poesia è ABCBCCA.
3-Le proposizioni sono 4...Da ciò posso dedurre che per dare un effetto più espressivo alla poesia il Pascoli non fa riferimento ai verbi che infatti appaiono sottintesi tranner il verbo "Rosseggia".
4-La concezione che emerge dalla poesia pascoliana è quella della tristezza e dello sgomento che è dentro il poeta stesso per i lutti che hanno colpito la sua famigli;egli vede infatti una società feroce e disumana e quindi nota che anche la natura,madre dolcissima e consolatrice si unisce al suo dolore con l'immagine del temporale.
5-La poesia "Temporale" la possiamo collegare con il "X Agosto" sempre tratta dalla serie di poesie "Miricae" di Giovanni Pascoli in cui traspare la figura del padre che viene identificato ad una rondine che mentre sta ritornando al suo nido viene uccisa, ma vi è anche l'identificazione della "casa" in cui il poeta pone tutta la sua fiducia che è identificata al nido dove i passerottini attendevano la propria madre per mangiare e ciò può essere ricollegato alla poesia "Temporale" perchè anche in questa il Pascoli dimostra tristezza e sgomento per l'assassinio di suo padre dove la sua vita appare come un temporale pieno d'angoscia in cui traspare però un casolare bianco lì vicino che viene paragonato a un'ala di gabbiano che per lui rappresenta il suo unico conforto rassicurante.
6-"La Tempesta" del pittore inglese Turner.
Esercizi d'analisi/lavoro di produzione pag 220-221.
1-Dal punto di vista metrico questa poesia è una ballata piccola di endecasillabi.
2-NO.Nella lirica non sono presenti enjambement.
3-Il poeta ha utilizzato il verso settenario.
4-Il tema delle strofe è il temporale e il rosseggiar dell orizzonte mentre le notazioni coloristiche di ciascuna strofa sono il rosso,il nero e il colore chiaro del casolare.
5-Il quadro delineato dal poeta attraverso le pennellate di colore ,secondo me, deve essere ricomposto dal lettore in unità dalle singoli notazioni e alla fine della lettura di questa poesia in mente mi è rimasto un paesaggio oscurato dal temporale dove allo stesso tempo risalta agli occhi l'immagine del casolare bianco.
6-L'immagine finale del casolare che il poeta associa a un'ala di gabbiano è rassicurante.La "casa" nella tematica pascoliana rappresenta il "nido" del poeta che viene distrutto dalla violenza degli uomini.
7-Secondo me,lo spazio bianco che marca la separazione fra il primo verso e quelli successivi indica una pausa che vuol far intravedere il tema principale(introdotto dal "bubbolio"lontano)e la sua descrizione ma serve anche per dare un tono più espressivo alla poesia.
8-L'orizzonte viene associato al rosseggiar del mare,il cielo nero di pece ai monti e il casolare a un'ala di gabbiano.
9-Le parole onomatopeiche che riproducono il rumore del tuono,dell'acqua e del fuoco sono rispettivamente "bubbolio","mare" e "rosseggia".
10-L'accostamento finale tra il bianco del casolare e l'ala di gabbiano è una similitudine.
11-Si...Come fatto nella lirica del "Lampo" il poeta ha usato una tecnica espressiva tra il primo e il secondo verso.
12-Secondo me il Pascoli attraverso la descrizione dello sconvolgimento della natura provocato dal temporale ha voluto rappresentare la sua vita sconvolta dall'assasinio improvviso di suo padre e dei vari lutti accaduti successivamente in famiglia.
13-Attraverso le parole legate dalla rima posso istituire un rapporto oscuro tra l'orizzonte e il monte che fa notare la tristezza del poeta,uno più chiaro tra il mare le nubi chiare e il casolare che rappresentano nel poeta un qualcosa di rassicurante e infine quella del bubbolio lontano con l'ala di gabbiano che indicano l'inizio e la fine del suo pensiero.
14-Le parole che compaiono nella poesia sono di tipo allusivo,ricco di similitudini e metafore e appartengono al registro medio della lingua.
15-Affocato non mi sembra una parola comune.Questa parola suscita in me una sensazione di prigionia.Questa parola la potrei sostituire con con gli aggettivi infuocato,bruciato.L'effetto sostituendo l'aggettivo "affocato"con uno di quelli che ho trovato non cambia.
16-Nelle strutture sintattiche del componimento prevale la coordinazione inoltre c è solo il verbo "Rosseggia" perchè gli altri sono sottintesi, inoltre vi sono dieci sostantivi,cinque aggettivi,due congiunzioni e molti segni di interpunzione tra cui prevalgono le virgole e i punti e secondo me utilizzando le scelte sintattiche che ho rilevato ha ottenuto un effetto interpretativo ed espressivo efficace.
ANTONELLA SALVA'
Salve prof...
La lirica Temporale fu inclusa nella raccolta Myricae. Il brontolio del tuono, proveniente da una indefinita lontananza, annuncia un imminente temporale che si avvicina come una minaccia. Il poeta ritrae con rapidi tocchi una natura sconvolta, attraverso impressioni visive e uditive caratterizzate da contrasti di colore: il rosseggiare dell'orizzonte verso il mare, il nero delle nuvole sui monti con qualche frammento di nuvole più chiare; sullo sfondo scuro biancheggia un solitario casolare, fragile nella tempesta come un'ala di gabbiano. Quest'ultima immagine diviene simbolo della solitudine dell'uomo e della precarietà della vita, tra i pericoli e le minacce delle forze naturali.
Il componimento, dopo l'iniziale notazione uditiva, accosta quattro immagini visive caratterizzate da un gioco sui toni del rosso, de nero, del bianco. L'assenza di verbi (Rosseggia è l'unico verbo) contribuisce a creare un senso di sospensione e di attesa per qualcosa che dovrà accadere.
La sintassi è caratterizzata da brevi frasi separate da segni di interpunzione, che accostano una serie di immagini solo in apparenza staccate tra di loro. Ma in realtà un legame profondo le accomuna: il valore simbolico che il poeta attribuisce alle manifestazioni naturali del temporale. Esso rappresenta la realtà minacciosa del mondo rispetto a cui l'uomo cerca rifugio nella casa-nido, motivo ricorrente in tutta la poesia del Pascoli. Il linguaggio conciso, ricco di analogie e metafore rende più suggestiva la descrizione della natura. Sono presenti sintagmi originali, che caratterizzano lo stile pascoliano, come il nero di pece e stralci di nubi che sintetizzano le similitudini. Conclude la lirica l'analogia resa per opposizione di termini "un'ala di gabbiano", che insieme agli aggettivi nero e chiaro forma un quadro a chiazze di colore contrastanti.
FEDERICA BONANNO
Salve proffy :)
Giovanni Pascoli narra in questa poesia di un temporale, si avvertono infatti i frastuoni lontani; l'orizzonte che balena di rosso, come infuocato dal mare, mentre sulle montagne vi è un cielo nero come la pece: spiragli di candide nuvole, tra il chiarore del casolare che si distingue nell'oscurità, e un gabbiano che sperduto solca la tempesta. Dopo la morte del padre ,Pascoli ha una visione alquanto angosciosa della vita, e lo evidenzia in molte delle sue opere; rappresenta la natura come una forza minacciosa, simbolo del franare dell'universo, in cui un gabbiano cerca riparo, ma, dall'espressività con cuil definisce i paesaggi vivacemente colorati, l'autore fa suscitare un senso di emozione nel ritrarre il paesaggio che precede la tempesta.
La poesia è una ballata piccola di endecasillabi. Le rime sono irregolari seguendo lo schema A-B-C-B-C-C-A.
-Nella poesia si ha un solo verbo predicato,mentre le altre frasi sono tutte nominali.
-Nella poesia pascoliana emerge una natura misteriosa,piena di simboli che si ritrovano in ogni sua poesia,e come tema ricorrente si ha sempre quel suo senso di angoscia...
-Nelle poesie pascoliane fino ad ora affrontate ci sono dei riferimenti ad elementi della natura, compresi i simboli che sono rilevanti per l'autore. Questa poesia la possiamo collegare con “X Agosto” in cui traspare la figura paterna che è venuta precedentemente a mancare,ma vi è anche un'identificazione con la casa, vista e ritenuta un “nido” dove trovar rifugio e protezione.
Cordiali saluti proffy...!.
ROSARIO BONACCORSI
1.La poesia "Temporale" di Giovanni Pascoli parla dell'inizio di un temporale estivo,attraverso un susseguirsi di sensazioni auditive e visive che non mirano a dare un quadro realistico e oggettivo del paesaggio,ma vogliono comunicare le sensazioni del poeta.
2.ABCBCCA
3.le proposizioni sono 4,il poeta le utilizza per dare una maggiore espressività alla poesia
4.Dalla poesia denotiamo la tristezza dovuta al grave lutto che ha colpito la famiglia dell' autore ed egli si identifica con ill buio della natura , vale a dire il temporale
5.La poesia "temporale" la possiamo accostare a "Il lampo" sempre tratta da "miricae" parla di un rabbioso temporale, che sconvolge cielo e terra, infuria nell'oscurità della notte resa ancora più cupa e paurosa della luce violenta di un lampo
Esercizi d'analisi/lavoro di produzione
1.Dal punto di vista metrico la poesia è una ballata piccola
2.Nella lirica non sono presenti enjambement.
3.Il poeta come verso ha utilizzato un endecasillabo
4.Il rosso copre l'orizzonte,l'azzurro colora il mare,il nero predomina sui monti, il grigio delle nubi e il bianco del casolare viene accostato all'ala del gabbiano.
5.Secondo me, il lettore ha dato una senso generico alla poesia attraverso le "pennellate di colore", non si è soffermato ,invece ,sulla descrizione di ogni singolo elemento lasciando dubbi e perplessita'al lettore.
6.A mio modo di vedere l'immagine finale che il poeta associa ad un gabbiano appare rassicurante esprime qualcosa di ottimistico mentre "la casa" rappresenta il nido, il luogo di infanzia dell' autore.
7.lo spazio bianco tra il primo verso e quelli successivi, rappresenta lo stato d'animo del poeta immerso nei suoi pensieri.
8.Le similitudini in questo testo sono:l'orizzonte che a causa dei lampiè rosso e sembra infuocato, i monti che vengono paragonati al nero della pecee e la piu' importante il casolare che viene accostato all' ala di un gabbiano.
9.la parola onomatopeica che ripercorre il rumore del tuono,dell'acqua, del fuoco è "bubbolio".
10.l'accostamento finale tra il bianco del casolare e l'ala del gabbiano,è una similitudine.
11.In questa poesia le tecniche espressionistiche sono davvero poche, perchè il poeta utilizza un linguaggio generico, le troviamo nella parte finale quando il poeta si ferma parlare della sua infanzia attraverso il casolare.
12.Il poeta ha paragonato lo sconvolgimento della natura provocato dal temporale, alla sua vita stravolta dalla morte del padre secondo me l'autore per questo motivo da un significato simbolico al temporale.
13.lo schema delle rime è ABCBCCA.
14.Nel testo sotto l'aspetto lessicale compaiono parole allusive, appartenenti al registro medio della lingua.
15.AFFOCATO secondo me non è una parola comune,mi suscita tristezza e rammarico si potrebbe sostituire con "strozzato" anche se alla poesia dà un senso completamente diverso.
16.Nel testo sotto l' aspetto sintattico prevale la coordinazione,troviamo 1 verbo,10 sostantivi 5 aggettivi,4 congiunzioni e molti segni di interpunzione chenn contribuiscono a creare un effetto profondo alla poesia.
Salve prof,ecco qui le mie risposte
YVONNE SGROI
buona sera prof..
"Il Temporale", di G. Pascoli, fa riferimento ad un temporale che con il suo rosseggiare illumina il mare, ma anche il cielo che è di color nero pece è contrastato dal colore bianco di un casolare paragonato ad un'ala di gabbiano. Questa lirica vuole rappresentare il temporale come una similitudine della vita dello stesso Pascoli ormai sconvolta dall'uccisione del padre che provoca nel poeta un profondo sentimento d'angoscia quindi il susseguirsi delle sensazioni espresse nella poesia vogliono comunicare le sensazioni del poeta.Deformare l'oggetto rappresentato , in funzione della propria visione soggettiva si chiama espressionismo .
Lo schema metrico della poesia è ABCBCCA.
La concezione che emerge dalla poesia pascoliana è quella della tristezza che è dentro il poeta stesso per i lutti che hanno colpito la sua famiglia, egli nota, intorno a sé, una società feroce e la paragona alla natura che con l’angoscia dell’uomo davanti a un temporale assedia il casolare.
La poesia "Temporale" la possiamo collegare con il "X Agosto" in cui traspare la figura del padre che è identificato in una rondine che ritornando al suo nido viene uccisa, ma vi è anche l'identificazione con la sua "casa" in cui il poeta mette tutta la sua e ciò può essere ricollegato alla poesia "Temporale" perché anche in questa il Pascoli dimostra tristezza e sgomento per l'assassinio del padre .
"La Tempesta" del pittore inglese Turner.
Esercizi d'analisi/lavoro di produzione pag 220-221.
-Dal punto di vista metrico questa poesia è una ballata piccola.
-no. Nella lirica non sono presenti enjambement.
-nella poesia sono usati versi di endecasillabi.
-Il tema delle strofe è il temporale e il rosseggiar dell’ orizzonte mentre le notazioni coloristiche di ciascuna strofa sono il rosso,il nero e il colore chiaro del casolare.
-Secondo me l'immagine finale del casolare che il poeta associa ad un'ala di gabbiano è rassicurante infatti la "casa" nella poeticaa pascoliana rappresenta la famiglia.
-Secondo me,lo spazio bianco che separa il primo verso da quelli successivi indica una pausa che serve a dare un tono più espressivo alla poesia.
-L'orizzonte viene associato al rossore del mare,il cielo nero di pece ai monti e il casolare a un'ala di gabbiano.
-Le parole onomatopeiche che riproducono il rumore del tuono,dell'acqua e del fuoco sono rispettivamente "bubbolio","mare" e "rosseggia".
-L'accostamento finale tra il bianco del casolare e l'ala di gabbiano è una similitudine.
-Secondo me il Pascoli attraverso la descrizione dello sconvolgimento della natura provocato dal temporale ha voluto rappresentare la sua vita sconvolta dall'assassinio di suo padre.
-Le parole che compaiono nella poesia sono di tipo allusivo,ricco di similitudini e metafore e appartengono al registro medio della lingua.
15-Affocato non mi pare una parola comune.E' un termine che suscita una sensazione di soffocamento.
-Nelle strutture sintattiche del componimento prevale la coordinazione, inoltre c'è solo il verbo "Rosseggia" perché gli altri sono sottintesi e dieci sostantivi, cinque aggettivi,due congiunzioni e molti segni di punteggiatura come le virgole e i punti.
9 commenti:
Salve prof...
La lirica Temporale fu inclusa nella raccolta Myricae. Il brontolio del tuono, proveniente da una indefinita lontananza, annuncia un imminente temporale che si avvicina come una minaccia. Il poeta ritrae con rapidi tocchi una natura sconvolta, attraverso impressioni visive e acustiche caratterizzate da contrasti di colore: il rosseggiare dell'orizzonte verso il mare, il nero delle nuvole sui monti con qualche frammento di nuvole più chiare; sullo sfondo scuro biancheggia un solitario casolare, fragile nella tempesta come un'ala di gabbiano. Quest'ultima immagine diviene simbolo della solitudine dell'uomo e della precarietà della vita, tra i pericoli e le minaccie delle forze naturali.
Il componimento, dopo l'iniziale notazione acustica, accosta quattro immagini visive caratterizzate da un gioco sui toni del rosso, de nero, del bianco. L'assenza di verbi (Rosseggia è l'unico verbo) contribuisce a creare un senso di sospensione e di attessa per qualcosa che dovrà accadere.
La sintassi è caratterizzata da brevi frasi separate da segni di interpunzione, che accostano una serie di immagini solo in apparenza staccate tra di loro. Ma in realtà un legame profondo le accomuna: il valore simbolico che il poeta attribuisce alle manifestazioni naturali del temporale. Esso rappresenta la realtà minacciosa del mondo rispetto a cui l'uomo cerca rifugio nella casa-nido, motivo ricorrente in tutta la poesia del Pascoli. Il linguaggio conciso, ricco di anologie e metafore rende più suggestiva la descrizione della natura. Sono presenti sintagmi originali, che caratterizzano lo stile pascoliano, come il nero di pesce e stralci di nubi che sintetizzano le similitudini. Conclude la lirica l'analogia resa per opposizione di termini "un'alla di gabbiano", che insieme agli aggettivi nero e chiaro forma un quadro a chiazze di colore contrastanti.
Antonella Salvà
Promessa mantenuta...
1)Questa poesia di Giovanni Pascoli narra di un temporale in cui si sentiva da lontano il brontolare dei tuoni; i lampi che si specchiavano nel mare, tingevano di fuoco l'orizzonte mentre sulle montagne il cielo era nero come la pece: delle nuvole molto chiare vagavano sulla pianura, s'intravedeva sulla montagna un casolare, e un volo di gabbiano sperduto solcava l'aria in tempesta.
Attraverso questi versi nella poesia si può notare che solo il volo di un gabbiano solitario dimostrava che c'era un essere in terra che cercava un rifugio, ma i colori che erano il rosso del fuoco, il nero della pece, il bianco del casolare e l'ala dell'uccello esprimono l'immobilità paurosa della natura negli attimi che precedono lo scatenarsi della tempesta. Questo mi fa capire che un temporale può suscitare delle emozioni molto forti che ci aiutano a comprendere il senso vero della vita.
2)La poesia è una Ballata Piccola, le rime seguono uno schema irregolare cioè A-B-C-B-C-C-A
3)Nella poesia si evidenzia un solo verbo predicato, le altre sono frasi nominali questo favorisce il fissarsi e il sovrapporsi delle immagini.
4)La natura è misteriosa, carica di simboli, che ricordano all’uomo la sua finitezza, come appunto il temporale, colto attraverso un’ istantanea, che esprime l’angoscia dell’uomo di fronte al male (temporale) che assedia la vita di ognuno (il casolare).
5)Le poesia che io conosco sono: Lavandare, X Agosto, Novembre e Temporale. In tutte queste poesie ci sono riferimenti ad elementi della nature che possono far pensare ad una poesia descrittiva ma in realtà analizzando le poesie ho capito come ogni aspetto della natura assume un significato ulteriore diventando simbolo di qualcosa di più profondo che attiene alla vita di ogni uomo. In Lavandare è l’aratro abbandonato in mezzo al campo ad essere simbolo della solitudine umana. In Novembre emerge il contrasto tra l’apparenza e la realtà che nasconde quello tra vita e morte; le voci più segrete della natura parlano all’uomo attraverso i sensi. In Temporale l’emozione creata dall’immagine del casolare che appare solo per un attimo rimanda alla famiglia, al “nido” assediato dal male. In X Agosto la vicenda parallela delle morti degli innocenti, la rondine e il padre del poeta diventa espressione (simbolo) dell’ingiustizia e del male che ottenebrano il mondo; le stelle cadenti possono così essere interpretate come il pianto del cielo lontano.
Cari saluti, Saverio
1)La poesia descrive un temporale in ambiente marino.
La scena che si viene a creare si apre con il rumore di un tuono in lontananza, il bubbolìo.
L'orizzonte rosso a casa dei lampi sembra infuocato, ecco perchè il termine affocato.
Dalla parte opposta, invece, appare tutto scuro per via del tempo e si intravede un casolare chiaro, tra le nubi, che viene paragonato all'ala di un gabbiano.
2)Lo schema metrico è tipico delle piccole ballate ABCBCCA.
3)LA poesia è formata da due proposizioni, la prima che si conclude con dei puntini di sospensione e la seconda, il resto della poesia con un solo verbo.
4)La natura di cui si parla nella poesia, è una natura misteriosa e compare un solo elemento che riporta all'uomo, il casolare.
Marco Siracusano
Salve prof:
1-La poesia di Giovanni Pascoli "Il Temporale" tratta di un giorno in cui scoppia un temporale che con il suo rosseggiar dei fulmini illumina il mare, ma anche il cielo che appare di color nero pece è spezzato dal color bianco di un casolare lì vicino che viene paragonato a un'ala di gabbiano e secondo me questa lirica vuole rappresentare il temporale come una similitudine della vita dello stesso Pascoli ormai sconvolta dall'assasinio di suo padre che provoca nel poeta un profondo sentimento d'angoscia quindi il susseguirsi delle sensazioni auditive e visive della poesia non mirano a dare un equilibrio realistico e oggettivo del paesaggio ma vogliono comunicare le sensazioni del poeta.
2-Lo schema metrico della poesia è ABCBCCA.
3-Le proposizioni sono 4...Da ciò posso dedurre che per dare un effetto più espressivo alla poesia il Pascoli non fà riferimento ai verbi che in fatti appaiono sottintesi apparte per il verbo "Rosseggia".
4-La concezione che emerge dalla poesia pascoliana è quella della tristezza e dello sgomento che è dentro il poeta stesso per i lutti che hanno colpito la sua famiglia,egli vede infatti una società feroce e disumana e quindi nota che anche la natura,madre dolcissima e confortatrice si unisce al suo dolore con l'immagine del temporale.
5-La poesia "Temporale" la possiamo collegare con il "x Agosto" sempre tratta dalla serie di poesie "Miricae" di Giovanni Pascoli in cui traspare la figura del padre che viene identificato come una rondine che mentre sta ritornando al suo nido viene uccisa ma vi è anche l'identificazione della sua "casa" in cui il poeta pone tutta la sua fiducia che è identificata come il nido dove i passerottini attendevano la propria madre per mangiare e ciò può essere ricollegato alla poesia "Temporale" perchè anche in questa il Pascoli dimostra tristezza e sgomento per l'assasinio di suo padre dove la sua vita appare come un temporale pieno d'angoscia in cui traspare però un casolare bianco lì vicino che viene paragonato a un'ala di gabbiano che per lui rappresenta il suo unico conforto rassicurante.
6-"La Tempesta" del pittore inglese Turner.
Esercizi d'analisi/lavoro di produzione pag 220-221.
1-Dal punto di vista metrico questa poesia è un sonetto.
2-NO.Nella lirica non sono presenti enjambement.
3-Il poeta ha utilizzato il verso settenario.
4-Il tema delle strofe è il temporale e il rosseggiar dell orizzonte mentre le notazioni coloristiche di ciascuna strofa sono il rosso,il nero e il colore chiaro del casolare.
5-Il quadro delineato dal poeta attraverso le pennellate di colore secondo me deve essere ricomposto dal lettore in unità dalle singoli notazioni e alla fine della lettura di questa poesia in mente mi è rimasto un paesaggio oscurato dal temporale dove allo stesso tempo risalta agli occhi l'immagine del casolare bianco.
6-Secondo me l'immagine finale del casolare che il poeta associa a un'ala di gabbiano è rassicurante.La "casa" nella tematica pascoliana rappresenta il "nido" del poeta che viene distrutto dalla violenza degli uomini.
7-Secondo me,lo spazio bianco che marca la separazione fra il primo verso e quelli successivi indica una pausa che vuol far intravedere il tema principale(introdotto dal "bubbolio"lontano)e la sua descrizione ma serve anche per dare un tono più espressivo alla poesia.
8-L'orizzonte viene associato al rossore del mare,il cielo nero di pece ai monti e il casolare a un'ala di gabbiano.
9-Le parole onomatopeiche che riproducono il rumore del tuono,dell'acqua e del fuoco sono rispettivamente "bubbolio","mare" e "rosseggia".
10-L'accostamento finale tra il bianco del casolare e l'ala di gabbiano è una similitudine.
11-Si...Come fatto nella lirica del "Lampo" il poeta ha usato una tecnica espressiva tra il primo e il secondo verso.
12-Secondo me il Pascoli attraverso la descrizione dello sconvolgimento della natura provocato dal temporale ha voluto rappresentare la sua vita sconvolta dall'assasinio improvviso di suo padre e dei vari lutti accaduti successivamente in famiglia.
13-Attraverso le parole legate dalla rima posso istituire un rapporto oscuro tra l'orizzonte e il monte che fa notare la tristezza del poeta,uno più chiaro tra il mare le nubi chiare e il casolare che rappresentano nel poeta un qualcosa di rassicurante e infine quella del bubbolio lontano con l'ala di gabbiano che indicano l'inizio e la fine del suo pensiero.
14-Le parole che compaiono nella poesia sono di tipo allusivo,ricco di similitudini e metafore e appartengono al registro medio della lingua.
15-Affocato non mi sembra una parola comune.Questa parola suscita in me una sensazione di prigionia.Questa parola la potrei sostituire con con gli aggettivi infuocato,bruciato.L'effetto sostituendo l'aggettivo "affocato"con uno di quelli che ho trovato non cambia.
16-Nelle strutture sintattiche del componimento prevale la coordinazione inoltre c è solo il verbo "Rosseggia" perchè gli altri sono sottintesi inoltre vi sono dieci sostantivi,cinque aggettivi,due congiunzioni e molti segni di interpunzione tra cui prevalgono le virgole e i punti e secondo me utilizzando le scelte sintattiche che ho rilevato ha ottenuto un effetto interpretativo ed espressivo.
Spadaro Riccardo II E
Salve proffy :)
Giovanni Pascoli narra in questa poesia di un temporale, si avvertono infatti i frastuoni lontani; l'orizzonte che balenava di rosso, come infuocato dal mare, mentre sulle montagne vi è un cielo nero come la pece: spiragli di candide nuvole, tra il chiarore del casolare che si distingue nell'oscurità, e un gabbiano che sperduto solca la tempesta. Dopo la morte del padre Pascoli ha una visione realista alquanto angosciosa, e lo riporta in molte delle sue opere; lui rappresenta la natura come una forza minacciosa, simbolo del franare dell'universo, in cui un gabbiano cerca riparo, ma, dall'espressività che esce nel definire i paesaggi vivacemente colorati, l'autore fa suscitare un senso di emozione nel ritrarre così un paesaggio che precede la tempesta.
La poesia è una ballata piccola. Le rime sono irregolari seguendo lo schema A-B-C-B-C-C-A.
-Nella poesia si ha un solo verbo predicato,mentre le altre frasi sono tutte nominali.
-Nella poesia pascoliana emerge una natura misteriosa,piena di simboli che si ritrovano in ogni sua poesia,e come tema ricorrente si ha sempre quel suo senso di angoscia...
-Nelle poesie pascoliane fino ad ora affrontate ci sono dei riferimenti ad elementi della natura, compresi i simboli che sono rilevanti per l'autore. Questa poesia la possiamo collegare con “X Agosto” in cui traspare la figura paterna che è venuta precedentemente a mancare,ma vi è anche un'identificazione con la casa, vista e ritenuta un “nido” dove trovar rifugio e protezione.
Cordiali saluti proffy...! Bacetti...
.oO FeDe Oo.
Salve Proff...
La poesia presa in esame è un'opera del noto poeta Giovanni Pascoli. Pascoli nacque in Emilia Romagna nel 1855, da una famiglia di agiate condizioni dove il padre lavorava come fattore in una tenuta di una famiglia nobiliare. Uno dei momenti più importanti per la vita del Pascoli e in seguito per la sua produzione letteraria è il giorno dell'assassinio del padre, il 10 agosto 1867, al quale Pascoli e la famiglia non riescono a farsene una ragione, e anche se sospettano sull'identità degli assassini non avranno mai prove certe per trovare i veri colpevoli. Temporale è un componimento poetico di Giovanni Pascoli, tratto dalla raccolta poetica Myricae. Il temporale non è ancora scoppiato, ma incombe minaccioso all'orizzonte, come la mano nera del destino sulla mia vita. Ampi scenari naturali (il mare al tramonto, il monte, il cielo e le sue nubi) e piccoli oggetti (un casolare, un'ala di gabbiano) sono evocati di colpo e improvvisamente accostati gli uni agli altri. Dopo una prima sensazione uditiva, evocata dalla voce imitativa "bubbolio", che annuncia la minaccia di un temporale in arrivo, il poeta fa ricorso ad alcune sensazioni visive, ampie pennellate di colore che fanno pensare ad un quadro impressionista e valgono a creare un’atmosfera di grande intensità emotiva. È subito chiaro che il poeta non si limita a descrivere uno spettacolo naturale. Tanti indizi ci dicono che egli sta piuttosto esprimendo uno stato d'animo tormentato, di cui la tempesta e i suoi colori sono un simbolo. Ce lo dicono le parole che ha scelto (dal rosso "affocato", dal nero "di pece", dagli "stracci" di nubi); ce lo dice la sintassi spezzata (brevi frasi senza verbo, poste una dopo l'altra come rapide pennellate che non lasciano spazio ai dettagli di una descrizione della natura e sembrano esprimere direttamente uno stato d'animo sbigottito, attonito); ce lo dice il ritmo dei versi (pensate in particolare ai versi finali che hanno una più forte concitazione, quasi un cambiamento del respiro per lo sgomento, di fronte al comparire, per la prima volta nel componimento, di un elemento umano: la piccola casa che si distingue contro il nero minaccioso della tempesta)Più elementi concorrono dunque ad esprimere un senso di disagio, di fastidio, di pena che diventa infine sgomento di fronte alla minaccia imminente, senso della nostra fragilità di fronte ai pericoli che ci sovrastano, desiderio di fuga. L'onomatopea: "bubbolìo" (il rombo lontano del tuono);
La sintassi breve: c'è un solo verbo"rosseggia";
1. Le parole del lessico quotidiano: "pece", "stracci";
2. Il tema della casa, metonima della famiglia ma soprattutto della madre, intese come rifugio e fuga dal mondo. È il marchio poetico pascoliano, legato da un lato al trauma infantile della perdita drammatica di entrambi i genitori, e dall'altro al costante tentativo di ricostituire il mondo perduto che ispirò tutta la sua esistenza.
3. L'analogia: "un'ala di gabbiano", qui scelto per la sua qualità di volatile capace di contrastare alla violenza della bufera. È da sottolineare l'efficacia di questa locuzione che si staglia, nella brevità di un singolo verso, a suggellare l'idea della forza protettiva.
arrivederci comunque ho scritto il mio commento anche se mi sento male.
Cordiali saluti Giovanni
buona sera prof..
"Il Temporale", di G. Pascoli, fa riferimento ad un temporale che con il suo rosseggiare illumina il mare, ma anche il cielo che è di color nero pece è contrastato dal colore bianco di un casolare che viene paragonato a un'ala di gabbiano. Questa lirica vuole rappresentare il temporale come una similitudine della vita dello stesso Pascoli ormai sconvolta dall'uccisione del padre che provoca nel poeta un profondo sentimento d'angoscia quindi il susseguirsi delle sensazioni espresse nella poesia vogliono comunicare le sensazioni del poeta.
Lo schema metrico della poesia è ABCBCCA.
La concezione che emerge dalla poesia pascoliana è quella della tristezza che è dentro il poeta stesso per i lutti che hanno colpito la sua famiglia, egli nota, intorno a sé, una società feroce e la paragona alla natura che con l’angoscia dell’uomo davanti a un temporale assedia il casolare.
La poesia "Temporale" la possiamo collegare con il "x Agosto" in cui traspare la figura del padre che è identificato come una rondine che mentre sta ritornando al suo nido viene uccisa ma vi è anche l'identificazione della sua "casa" in cui il poeta mette tutta la sua e ciò può essere ricollegato alla poesia "Temporale" perché anche in questa il Pascoli dimostra tristezza e sgomento per l'assassinio del padre .
"La Tempesta" del pittore inglese Turner.
Esercizi d'analisi/lavoro di produzione pag 220-221.
-Dal punto di vista metrico questa poesia è un ballata piccola.
-no. Nella lirica non sono presenti enjambement.
-nella poesia sono usati versi di endecasillabi.
-Il tema delle strofe è il temporale e il rosseggiar dell’ orizzonte mentre le notazioni coloristiche di ciascuna strofa sono il rosso,il nero e il colore chiaro del casolare.
-Secondo me l'immagine finale del casolare che il poeta associa a un'ala di gabbiano è rassicurante. La "casa" nella tematica pascoliana rappresenta la famiglia.
-Secondo me,lo spazio bianco che separa il primo verso da quelli successivi indica una pausa che serve per dare un tono più espressivo alla poesia.
-L'orizzonte viene associato al rossore del mare,il cielo nero di pece ai monti e il casolare a un'ala di gabbiano.
-Le parole onomatopeiche che riproducono il rumore del tuono,dell'acqua e del fuoco sono rispettivamente "bubbolio","mare" e "rosseggia".
-L'accostamento finale tra il bianco del casolare e l'ala di gabbiano è una similitudine.
-Secondo me il Pascoli attraverso la descrizione dello sconvolgimento della natura provocato dal temporale ha voluto rappresentare la sua vita sconvolta dall'assassinio di suo padre.
-Le parole che compaiono nella poesia sono di tipo allusivo,ricco di similitudini e metafore e appartengono al registro medio della lingua.
15-Affocato non mi pare una parola comune. Tale parola mi suscita una sensazione di soffocamento.
-Nelle strutture sintattiche del componimento prevale la coordinazione inoltre c è solo il verbo "Rosseggia" perché gli altri sono sottintesi inoltre vi sono dieci sostantivi,cinque aggettivi,due congiunzioni e molti segni di punteggiatura tra cui maggiormente si notano le virgole e i punti.
Yvonne Sgroi 2°E
1) La poesia “Temporale” di Giovanni Pascoli parla di un temporale, infatti si sente il rumore lontano dei tuoni, l’orizzonte dalla parte del mare appare rosso a causa dei lampi e sembra infuocato; dalla parte dei monti il cielo è nero come la pece e tra questa oscurità si intravede un casolare bianco che sembra un gabbiano.
2) Questa poesia è una piccola ballata con rime ABCBCCA.
3) Vi sono quatrro proposizioni. Vengono usate per dare una maggiore espressività.
4) Dalla poesia pascoliana emerge una concezione triste della natura.
5) Questa poesia è collegabile al X agosto che fa parte della raccolta di poesia Myricae e parla dell’uccisione del padre del poeta tramite una similitudine con una rondine che è stata uccisa mentre tornava nel suo nido con il cibo per i suoi figlioletti. In entrambe le poesia vi è moltissima tristezza.
Concetta Russo II E
CAP.28°
Uno dei temi principali del nostro romanzo è la carestia. È già presentata nel 4° capitolo, nel quale la dolcezza del paesaggio, descritto in modo sintetico e misurato, contrasta con il dolore umano, dato dalla presenza di mendicanti affamati e contadini poveri, che scheletriti dalla fame suscitano pietà. Sono tutti segni dell’inizio della carestia. Le cause sono: i raccolti scarsi per motivi climatici e per la responsabilità umana soprattutto quella dei governatori, la guerra in corso per la successione del ducato di Mantova e il malgoverno. Di conseguenza i prezzi del pane salgono, il consumo si riduce perché la gente non ha abbastanza denaro e si spreca di meno. Infatti il rincaro non viene definito “doloroso” ma “salutevole”. Il popolo da la colpa ai possessori di terre e ai fornai, avendo reazioni istintive e irrazionali assale il forno delle grucce e la casa del vicario di provvisione. Anche nel 28° capitolo il narratore si accinge a rievocare i grandi eventi storici che coinvolgeranno i personaggi del romanzo. Riprendiamo il racconto della storia milanese dal tumulto di San Martino, le condizioni della carestia sono gravissime. Il lavoro è fermo e Milano è ridotta ad un indicibile spettacolo. Ai mendicanti di mestiere si aggiungono i nuovi poveri dei ceti ridotti in miseria: garzoni, operai, servitori licenziati ed anche bravi. Ma il peggiore spettacolo è offerto dai contadini che dalle campagne si riversano nella città, nella speranza di un qualche sussidio o elemosina. Le morti diventano sempre più frequenti. Numerosi sono però anche i segni della carità: sia quella dei singoli, sia quella organizzata in grande dal cardinal Federigo, che aveva scelto sei preti che girassero per la città e soccorressero i casi più gravi. Ma il bisogno è così diffuso che la carità è costretta a scegliere e non basta a portare un rimedio sufficiente. Il contrasto tra ricchezza e povertà, caratteristico del secolo, è ora attenuato, perché i nobili mantengono solo un’apparenza di parca mediocrità. In tali condizioni si profila il pericolo di contagio. Dopo molte esitazioni viene deciso di concentrare tutti gli accattoni nel lazzaretto, un edificio costruito precedentemente per accogliervi gli ammalati di peste. Quelli che vi entrano volontariamente sono pochi, pertanto si ricorre alla costrizione. Nel lazzaretto le condizioni di sovraffollamento, di mancanza d’igiene e di promiscuità rendono ancora più penosa la convivenza e la mortalità aumenta. Intanto però è pronto il nuovo raccolto: i contadini tornano al loro lavoro, cessa la carestia e la mortalità diminuisce.
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