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martedì 13 gennaio 2009

De Monarchia

Il De Monarchia è un trattato latino suddiviso in tre libri. Qui Dante interviene nella polemica politico-giuridica sul rapporto tra impero e papato. L'autore osserva la degenerazione della vita contemporanea dovuta al coinvolgimento del Pontefice nella politica; a Firenze infatti Dante aveva lottato per difendere l’autonomia politica contro Bonifacio VIII. Dante difende convintamente l’autorità dell’impero.
Lo stile del trattato oscilla tra la ripresa di tecniche proprie delle dispute istituzionali e momenti di accesa passione politica e religiosa.
Il discorso prende l’avvio da principi generali per giungere poi a verità particolari: procedimento logico fondamentale è il sillogismo, di cui Dante si serve per dimostrare la fallacia degli oppositori dell’Impero. La filosofia aristotelica è un riferimento costante in tutto il trattato, anche se l'uso che Dante fa delle tesi aristoteliche non coincide con la posizione di Tommaso D’aquino. Si rileva l'influsso dell’averroismo come nel Convivio. Essenziale è poi il rimando alle Sacre Scritture e alla cultura latina classica.
Dante potrebbe aver lavorato all'opera dopo il Convivio (1308) oppure nel 1313 dopo l’ascesa di Arrigo VII in Italia.
Quanto ai contenuti, da principio Dante fa leva sulla necessità della monarchia universale: con la pace universale e con un governo unitario e coerente l’uomo può sviluppare tutte le possibilità dell’intelletto.
Successivamente si tratta dell’origine divina dell’impero romano. L'unificazione dell’impero nel segno di roma fu voluto da Dio, in modo che la parola di Cristo si diffondesse in un regime universale (citazioni da Virgilio, poeta della giustizia).
S'indaga poi il rapporto tra il papato e l’Impero. Per Dante il potere temporale (imperiale) non è subordinato a quello spirituale (papale): l'autore contesta alcune interpretazione allegoriche della Bibbia e afferma che l’autorità imperiale deriva direttamente da Dio.
Dante distingue poi due fini umani: la felicità della vita terrena e quella della vita eterna; alla prima si giunge con la filosofia, alla seconda con la fede. L'Imperatore è la guida alla felicità terrena, il Papa alla vita eterna.

Spunti er la riflessione

1 Quali sono i temi trattati nell'opera?
2 Quali ipotesi si sono fatte sulla datazione?
3 Qual'è stata per Dante la funzione storica dell'impero romano?
4 Il potere papale e imperiale sono fra di loro
a. uniti
b. opposti
c. separati
d. interdipendenti
5 In che misura la soluzione proposta da Dante si rivelò utopica?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

buona sera proff
l'opera di dante "de monarchia" è molto più diretto e chiaro del "de vulgari", in quanto quest'ultimo proponeva cambiamenti della lingua in modo nascosto. parla della scontentezza di dante riguardo l'impero e il papato. ora che lo guarda dal lato dell'esilio è molto più universale, non più di fazione. l'opera venne bandita, e non si ha una data certa della pubblicazione. si sono fatte varie ipotesi ma nessuna certa. il papato era separato dall'impero. questa è l'ultima opera prima della divina commedia. una buona nottata

Mirko
Sangrigoli

Anonimo ha detto...

1)Quali sono i temi trattati nell'opera? L’opera è divisa in 3 libri ognuno dei quali è dedicato ad un aspetto diverso del tema centrale cioè la conciliazione tra impero e papato. Il primo libro sostiene la necessità storica e filosofica della monarchia universale. Il secondo libro è dedicato alla dimostrazione di carattere storico in cui viene ribadita la concezione provvidenzialistica e teologica della storia.Nel terzo libro viene considerato il rapporto tra impero e chiesa.
2)Quali ipotesi si sono fatte sulla datazione? La "Monarchia" è stata composta tra il 1310 e il 1313 al tempo dell'ascesa di Arrigo VII in Italia.
3)Qual'è stata la funzione storica dell'Impero Romano?Nell’Impero Romano si è realizzata la forma storica determinata dalla monarchia.La fondazione dell'Impero Romano è basata sulla volontà divina e perciò sul diritto.
4) Qual'è il rapporto tra potere papale e imperiale?Dante dice che al Papa non spetta alcun potere temporale e ritiene la donazione di Costantino illegittima perché l’imperatore non poteva donare un cosa non sua.Dante afferma che entrambe le autorità derivano da Dio e quindi sono di pari grado e devono restare unite per garantire al popolo la felicità spirituale e terrena.

GRIOLI CHARLIE III E

stefano ha detto...

Buon giorno prof.

1] Nel trattato latino dal titolo la “Monarchia” (tre libri) si affronta il problema politico.
2] Della “Monarchia” non si ha una data certa della pubblicazione, si sono fatte varie ipotesi e si pensa che è stata composta tra il 1310-1313
3] L'impero romano è l'esempio più illustre di come l'idea della “ Monarchia universale” si sia realizzata nella storia, infatti, il secondo libro è dedicato alla tesi della natura provvidenziale dell'impero di Roma.
4]separato.

Sandro ha detto...

Salve prof
le riporto le mie risposte:

1)Nei tre libri,Dante parla di come il sistema monarchico sia necessario per poter mettere fine alle guerre tra le fazioni.Perchè essendoci un imperatore,a quest'ultimo vanno tutte le ricchezze di una città evitando dispute.

2)La datazione di quest'opera non è precisa.Si prende come punto di riferimento l’ascesa dell'imperatore Arrigo VII in Italia,quindi il periodo che va dal 1308 al 1313.

3)L'impero romano secondo Dante è il maggiore esempio della necessità di un sistema monarchico.Egli aggiunge,che l'impero romano ha avuto la funzione di dare al mondo un periodo di pace.

4)Sono separati in quanto Dante li definisce totalmente autonomi.

5)Si rivelò tale perchè secondo Dante la storia e quindi le nostre azioni rispecchiano la volontà di Dio,cioè ha una visione provvidenzialistica;mentre gli uomini hanno un visione relativistica perchè le nostre azioni nascono da un confronto tra puno di vista della realtà.

Anonimo ha detto...

Sera prof...
1)Danta nell'opera "de monarchia" affronta il problema politico, cercando di dare una definitiva teoria a quei principi che avevano determinato le sue scelte politiche el periodo dell'impegno politico a Firenze. Dante si era battuto per l'autonomia della città dal potere temporale del papa pagando la sua coerenza con l'esilio.
2)L'opera fu conposta forse tra il 1310 e il 1313, prima opera conclusa dell'esilio, destò ampio interesse ma incontro forti ostilità da parte della chiesa di Roma: il cardinale Bertando del Poggetto ordino di bruciala e la prima edizione a stampa ebbe luogo nel 1559 in una città protestante, Basilea,e venne subito inserita nell'Indice dei libri proibiti.
3)Per Dante l'impero romano è l'esempio più illustre di come l'idea della monarchia si sia realizzata nella storia, frutto della volonta divina.
4) opposti
5)Dante si impegno a vigilare la vita di ogni giorno, al costo di pagarne il prezzo sulla propria pelle, e sopratutto il suo invito ad agire in funzione di un progetto ideale e complessivo (per lui natura divina, per noi più spesso utopia o ideologica) senza il quale la politica è destinata a ridursi a puro commercio.

Antonella Salvà

GIADA GIUFFRIDA ha detto...

1)- Dante in quest’opera non usa più le metafore e l’allegoria per parlare di politica ma esprime la propria opinione direttamente, criticando il papato e l’impero, in continuo scontro per rivendicare la supremazia sull’altro. Pertanto sostiene la necessità di un Impero universale.
Nel terzo trattato Dante difende la sua opinione originale, secondo lui all’imperatore spetta la cura della felicità terrena, mentre al papa quella della beatitudine eterna. Non vi è sovrapposizione fra i due campi. Il papa non ha nessun potere temporale e quindi la donazione di Costantino deve essere ritenuta priva di valore.
2)- Non si sa l’anno della pubblicazione della Monarchia. Qualcuno ha pensato che negli anni della discesa di Enrico VII di Lussemburgo in Italia, Dante abbia avuto l’occasione di rientrare a Firenze, ma fallita questa possibilità decide di comporre un’opera in tre libri, la “Monarchia” appunto, in cui era esposta la sua concezione politica.
3)- L’Impero romano è l’esempio più illustre di come l’idea della monarchia universale si sia realizzata nella storia.

Anonimo ha detto...

Buona sera prof:
1 Quali sono i temi trattati nell'opera?
1 I temi trattati nell'opera si fondano tutti sulla polemica basata sul rapporto tra l'impero e il papato infatti nel primo libro del trattato Dante parla della necessità della monarchia universale in quanto essa rapprsenta l'unica garanzia di pace e di unità sulla terra,nel secondo libro invece discute della natura provvidenzialistica dell'Impero Romano e nell'ultimo libro parla del contrasto tra il papato e l'imperatore.
2 Quali ipotesi si sono fatte sulla datazione?
2 Si pensa che la Monarchia sia stata composta tra il 1310 e il 1313 ovvero durante il periodo di esilio di Dante da Firenze ma in realtà non abbiamo datazioni certe in quanto l'opera succesivamente viene bandita dalla Chiesa di Roma.
3 Qual'è stata per Dante la funzione storica dell'impero romano?
3 Per Dante la funzione storica dell'impero romano è stata data dalla tesi della natura provvidenzialistica mediante la quale l'impero è l'esempio più illustre della monarchia universale ed è frutto della volontà divina il quale compito è di garantire un periodo di pace e di favorire la diffusione del Vangelo.
4 Il potere papale e imperiale sono fra di loro separati.
5 In che misura la soluzione proposta da Dante si rivelò utopica?
5 La soluzione data da Dante sulla politica si rivelò utopica perchè incontrò molte ostiltà da parte della Chiesa di Roma che lo esiliò.
RICCARDO SPADARO III E

Anonimo ha detto...

Sera prof…ecco le mie risposte..
1-il “de monarchia” tratta i problemi politici,la necessità di una monarchia universale,e il rapporto tra papato e impero.
2-il “de monarchia”molto probabilmente è stato composto tra il 1310 e il 1313, tale data, però, non è certa in quanto è stata inserita nell’Indice dei libri priobiti.
3-nel secondo libro Dante ci parla della funzione dell’Impero romano. Secondo lui, è l’esempio più illustre di come l’idea della monarchia universale si sia realizzata nella storia. Esso sarebbe il frutto della volontà divina di garantire al mondo un periodo di unità e di pace.
4-il potere papale(spirituale) e imperiale(temporale) sono tra loro separati.
Una buona serata!a domani..


Yvonne

Anonimo ha detto...

Salve Proff
La" Monarchia " è un trattato politico dove Dante esprime le sue idee non essendo più coinvolto direttamente ma essendo fuori da Firenze non osserva più la politica municipalistica ma una politica cn "prospettiva universale "che riguarda tutta l'Italia,composto da 3 libri si sofferma sul papato e impero:nel primo si indaga il problema relativo alla necessità,per il benessere del mondo,che esista una monarchia temporale ;nel secondo si ricercano i motivi per cui il popolo romano si attribuì l'onore della creazione d'una monarchia;nel terzo,infine si pone la domanda se l 'autorità del monarca dipenda immediatamente da Dio,o da un ministro o vicario di Dio.
Con la monarchia non usa più l'allegoria e la metafora ma parla solo di politica diretta .Non si sa quando l'abbia scritta ma si pensa che coincide con i rifiuti di rientrare a Firenze.
Quando lui espone le sue ideologie direttamente in questa opera che poi pubblicò in un paese protestante a Basilea subito quest'opera fu messa nella categoria dei libri proibiti.

Buona serata…baci
MaryLeotta

Anonimo ha detto...

Salve Proff
La" Monarchia " è un trattato politico dove Dante esprime le sue idee non essendo più coinvolto direttamente ma essendo fuori da Firenze non osserva più la politica municipalistica ma unapolitica cn "prospettiva universale "che riguarda tutta l'Italia,composto da 3 libri si sofferma sul papato e impero:nel primo si indaga il problema relativo alla necessità,per il benessere del mondo,che esista una monarchia temporale ;nel secondo si ricercano i motivi per cui il popolo romano si attribuì l'onore della creazione d'una monarchia;nel terzo,infine si pone la domanda se l 'autorità del monarca dipenda immediatamente da Dio,o da un ministro o vicario di Dio.
Con la monarchia non usa più l'allegoria e la metafora ma parla solo di politica diretta .Non si sa quando l'anno scritta ma si pensa che coincide con i rifiuti di rientrare a Firenze.
Quando lui espone le sue ideologie direttamente in questa opera che poi pubblicò in un paese protestante a Basilea subito quest'opera fu messa nella categoria dei libri proibiti.
Buona serata....baci
MaryLeotta

Anonimo ha detto...

Buona sera prof.ssa
Spero che sia di suo gradimento, e così domani ha una in meno da interrogare ;)

Il "De Monarchia" è un trattato in latino composto da tre libri,composto da Dante,dove i temi trattati si basano sui principi che avevano determinato la sua scelta in ambito politico,il rapporto tra l’autorità laica e autorità religiosa;infatti si era battuto per l'autonomia del comune di Firenze dal potere temporale del papa Bonifacio VIII.Malgrado tutto quest'opera destò molta ostilità da parte della chiesa di Roma,tanto che venne inserita nell'"indice dei libri proibiti".Il primo libro sostiene la necessità della monarchia universale,in quanto rappresenta l'unica garanzia di pace e giustizia sulla terra.Il secondo libro è dedicato alla tesi della natura provvidenziale dell'Impero di Roma,sostenuto da argoentazioni di carattere razionale e basato sulla fede.Il terzo appare come il più "scottante" in quanto si sofferma sul rapporto tra le maggiori istituzioni dell'umanità: Chiesa e Impero;sostiene inoltre la totale autonomia dei due poteri,che si dirigono diversamente secondo la duplice natura dell'uomo,ovvero corpo e anima.Sostiene che all'imperatore spetti la cura della felicità terrena,mentre al papa quella della beatitudine eterna,ma non vi è comunque sovrapposizione tra esse.

Cordiali saluti
º¤•Federica•¤º

Anonimo ha detto...

1)
Dante, in quest'opera, si sofferma soprattutto sul papato e sull'impero; egli sostiene che ci voglia un impero universale.
Inoltre in quest'opera non troviamo più la metafora e l'allegoria, ma e gli espone le sue idee.

2)
Alcuni sostengono che l'opera venne scritta nel periodo in cui Dante rifiutò di entrare a Firenze.

3)
L'impero Romano fu il primo ad avere come forma politica la monarchia.

4)
Secondo Dante,Impero e Papato non dovrebbero prevalere l'una su l'altra; l'impero dovrebbe occuparsi del potere temporale ed il papato del potere spirituale, in modo da garantire una sorta di benessere e tranquillità alla popolazione.

Arrivederci, a domani...

Rossana Zagami III E