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mercoledì 24 ottobre 2007

Guida alla lettura

Destinatari: classe II E

1) Traccia un breve profilo del carattere di Renzo ed esponi sinteticamente la sua condizione economico-sociale.

2) Nel cap.II quali scuse adduce don Abbondio per eludere le domande di Renzo?

3)Ritieni che la tattica scelta da don Abbondio in questa circostanza sia coerente con il suo carattere e la sua visione del mondo o pensi,invece, che questa scelta sia stata dettata solo dalla forza delle circostanze?

Descrivi un episodio in cui sei stato capace di custodire gelosamente un segreto e svela poi le tecniche sottili con cui altri sono riusciti a farti parlare, nonostante le tue buone intenzioni.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve proffy!! Allora incomincio:
n.1]Lorenzo,o come lo chiamavano tutti 'Renzo',era un uomo di vent'anni circa,che fin dall'adolescenza rimase privo di parenti,ed esercitava la professione di filatore di seta.lavoro ereditario nella sua famiglia.Oltre questo,Renzo possedeva un poderetto che lavorava quando il filatoio stava fermo.I principali aspetti del suo carattere,che si possono notare facilmente sono l'impulsività e la tristezza che lo accompagna per aver scoperto il motivo dell'impedimento del matrimonio.
n.2]Don Abbondio adduce Renzo dicendogli che si sono tante formalità per eseguire un matrimonio in regola,e poi si giustifica riguardo al fatto ke i curati prendono sempre la colpa e ci vanno sempre in mezzo,facendo sentire in un certo senso Renzo in colpa.
n.3]Credo che la tattica scelta da don Abbondio rispecchia il suo carattere,molto indeciso,pauroso e insicuro, e quindi ha certamente influito sulla sua decisione.

Proffy spero ke vada bene...:)
Ci vediamo domaniii!!
Cordiali saluti Fede.

massimiliano ha detto...

1) Renzo era un filatore di seta, però possedeva anche un poderetto, quindi, per quei tempi non se la passava tanto male. Era orfano di padre e madre; e presto si sarebbe dovuto sposare con Lucia.
2) Don Abbondio per eludere le domande di Renzo usa molte scuse tra le quali: che ancora deve sbrigare altre pratiche prima di poterli sposare, e poi inizia a ingarbugliare parole in latino con il solo scopo di farlo confondere e nascondere, così, le vere motivazioni del non facimento del matrimonio.
3)Questa tattica scelta da don Abbondio rispecchia perfettamente il suo carattere, cioè che per paura riesce ad ingarbugliare tantissime falsità solo per aver sicuramente salva la vita.

Una volta mi accadde che un mio amico mi confessasse un segreto, io all'inizio ce la feci a mantenerlo, ma poi dopo tanti giorni, altri miei amici scherzando riuscirono, facendomi strane domande e scherzando sull' argomento a farmelo uscir di bocca. Io a quel punto mi sono dispiaciuto molto e con me anche il mio amico che me l’aveva confessato.

Anonimo ha detto...

1)Renzo fin dall'adolescenza,rimasto privo di parenti,esercitava la professione di filatore di seta,ereditaria,per dire così,nella sua famiglia;professione,negli anni indietro,assai lucrosa;inoltre Renzo possedeva un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso e quindi era di condizione agiata,inoltre era un giovane in gran gala,vestito con penne di vario colore al cappello e col suo pugnale dal manico bello.
2)Don Abbondio per eludere le domande di Renzo induce alle scuse che sta male e che ci sono vari ostacoli per cui il matrimonio"non sà da fare"e inoltre induce ad alcune formalità per cui Renzo è costretto ad aspettare altri 15 giorni.
3)Ritengo che la tattica di Don Aboondio sia coerente al suo carattere e alla sua visione del mondo perkè essendo un tipo timido e di carattere fragile decide subito di schierarsi con quello che gli potrebbe creare maggiori problemi in futuro cioè Renzo.
4)Si!Mi è capitato anche a me di custodire un segreto ad esempio quando mio fratello per sbaglio ha rotto un vaso che piaceva molto a mia madre e a cui teneva molto ma lei dopo un pò di tempo mi ha domandato come mai non c era piu al suo posto e dicendomi che non mi avrebbe più fatto utilizzare il computer e più fatto uscire il sabato mi ha costretto a raccontargli la verità.

Anonimo ha detto...

Il giovane Renzo e cresciuto nel limitato ambiente del suo paese, conosce la vita solo nei suoi aspetti più semplici e consueti, la fatica del lavoro e la forza degli affetti. Rimasto orfano in giovane età, è abituato a badare a se stesso e si è creato un onesto lavoro, una sicurezza per sé e per la sposa prescelta, Lucia. Di indole buona, ha tuttavia un temperamento impetuoso, incline a scatti e a ribellioni improvvise. Si tratta di esuberanza, più che di prepotenza. Renzo non è privo di una naturale intelligenza e furbizia che lo aiutano nei momenti critici ma che forse non bastano quando si trova immerso nei problemi al di fuori del suo paesello, perso tra le mura della città. Renzo è incline a giudicare il prossimo con ottimismo, ma quando è sicuro di essere oggetto d'ingiustizie si ribella, mettendo in moto la sua scaltrezza. Contro il rivale, Don Rodrigo, si scaglia furiosamente, ma alla fine il suo equilibrio e la sua fede in Dio lo inducono a perdonare.

Antonella Salvà II E

Anonimo ha detto...

Renzo chiede continuamente notizie sul matrimonio. Don abbondio risponde che ci vogliono delle formalità, cioè l'insieme delle procedure necessarie al matrimonio prima che sia celebrato tendenti ad accetare che nulla si opponga al nuovo matrimonio. Sono cose che don Abbondio sapeva e che aveva sbrigate. Continua il poco organico ricorso a pretesti.

Antonella Salvà II E

5 B ha detto...

Riccardo,
rileggi attentamente
Errata corrige:n.4

Antonella rileggi (e oppure è)?

m@rco ha detto...

1]Renzo, viene descritto come un tipo rozzo ma dotato di quel rispetto dell'altrui libertà,impaziente e a volte furioso come un ventenne. Era un filatore, mestiere ereditato dalla famiglia ormai scomparsa.
2]Don Abbondio per eludere Renzo dice che non ha tempo per il matrimonio e che quindi sarebbe meglio ritardare il matrimonio.
3]Don Abbondio parla in latino in modo che Renzo non potesse capire e per appunto confonderlo; con questa tecnica Don Abbondio fa notare la paura riguardo le conseguenze del matrimonio...

Anonimo ha detto...

buon pomeriggio prof.
alle domande ho risp:
-1) Renzo era un ragazzo vivace e impetuso, con un'aria di braveria. S'infuria contro l'ingiustiuzia ed è pacifico e sincero. La sua condizione sociale non era delle migliori; aveva un poderetto che faceva lavorare quando il filatoio stava fermo, di modo che, per la sua condizione, poteva dirsi agiato.
-2)don Abbondio prima si finse sorpreso, in quanto fece finta di non ricordarsi che in quel giorno si sarebbero dovute celebrare le nozze tre Renzo e Lucia, poi iniziò a tirar fuori impedimanti di vario tipo.
-3)Penso che la tattica scelta da don Abbondio sia coerente col suo carattere, in quanto preferiva mettersi dalla parte dei più forti, sia stata dettata dalla forza delle circostanze.

Yvonne Sgroi II°E

Rosario ha detto...

1) Renzo era un filatore di seta di circa vent'anni però possedeva anche un poderetto, quindi si poteva dire che era di condizioni agiate . Era orfano di padre e madre, presto si sarebbe dovuto sposare con Lucia e inoltre si vestiva di gran gala.
2) Don Abbondio per eludere le domande di Renzo usa molte scuse tra le quali: che ancora deve sbrigare altre pratiche prima di poterli sposare e che sta male per cui gli dice ancora di aspettare 15 giorni.
3)Questa tattica scelta da don Abbondio rispecchia perfettamente il suo carattere perkè si dimostra essere un tipo timido e di carattere debole per cui si schiera con quello più pericoloso cioè Renzo.
4)Mi è capitata anche a me una situazione simile in cui dovevo mantenere un segreto ma non ce l'ho fatta ad esempio quando il mio miglior amico mi disse una cosa molto intima e io la dissi ad un altro mio amico che mi ricattò dicendomi che non mi avrebbe più parlato.

m@rco ha detto...

manca l'episodio personale... Ci devo pensare meglio e poi casomai lo scrivo.A domani prof!

Anonimo ha detto...

1)Renzo è un filatore di seta che fin da adolescente era rimasto orfano.Renzo oltre al fare il filatore possiede anche un piccolo podere che lavora egli stesso. Egli è un tipo vivace, sincero,rozzo, impaziente e dotato di quel naturale rispetto per l'altrui libertà.
2)Don Abbondio comincia a parlare con Renzo e in latino gli elenca tutte le difficoltà che bisognava prima risolvere per poter celebrare il matrimonio, concludendo infine che il matrimonio doveva essere spostato almeno di una settimana facendo arrabbiare e non poco Renzo.
3)Credo che la tattica usata da Don Abbondio rispecchia il suo carattere timoroso e ansioso, e la sua visione del mondo. Egli infatti prima va dalla parte del signorotto del luogo Don Rodrigo perchè spaventato dai suoi bravi e in seguito sempre per paura dice tutto a Renzo che era arrabbiato per il rinvio del suo matrimonio.
4)Si è successo non molto tempo fa una vicenda del genere nella quale ho custodito un segreto che aveva un certo peso sulla mia coscienza. Ho scoperto per caso mio cugino tredicenne che fumava insieme a dei suoi amici. Lui vedendomi rimase sconvolto e mi supplicò di non dire niente a nessuno specialmente ai suoi genitori. Io gli diedi la mia parola a patto che lui non lo facesse più. Successe poi che un amico comune avendo già qualche sospetto mi fece tante domande e usando la tattica dell'amico fidato della serie:" Puoi dirmi tutto, non dirò niente a nessuno, sarò una tomba" mi fece dir tutto. Per farla breve la faccenda arrivò all'orecchio di mio zio il quale gli fece una bella lavata di testa e non lo fece uscire per un mese con gli amici. Io oltre ad aver fatto una figuraccia con mio cugino mi sentì semplicemente un Giuda.

Grioli Charlie

...Mery...P... ha detto...

1. Renzo,uomo di vent’anni, rimasto orfano fin dall’adolescenza, esercitava la professione di filatore di seta ereditaria. Oltre a questo possedeva un poderetto, che quando il filatoio stava chiuso, faceva lavorare e lavorava egli stesso. Da quando aveva messo gli occhi addosso a Lucia, era divenuto massaio, infatti era abbastanza provvisto e non doveva contrastarsi con la fame. Renzo era un giovane pacifico e alieno dal sangue, un giovane schietto e nemico di ogni insidia, ma in certi momenti perdeva la pazienza, come quando Don Abbondio gli disse che il matrimonio non si poteva celebrare, il suo cuore batteva solo per l’omicidio.
2. Don Abbondio, per inventarsi delle scuse, dice a Renzo che prima di tutto non si sentiva bene, secondariamente vi erano degli imbrogli, e che per fare un matrimonio in regola ci vogliono tante formalità
3. Don Abbondio, è molto insicuro sul da farsi, infatti comincia a parlare in latino, perché non sa se confidare tutto a Renzo o meno. Questo atteggiamento rispecchia molto il suo carattere indeciso e pieno di insicurezze.
4. Anche a me è successo di custodire gelosamente un segreto. Una mia amica ha detto ai suoi che dormiva da me un fine settimana, invece lei aveva preso il treno ed era andata a trovare il suo ragazzo che abitava a Firenze e quindi si potevano vedere solo in estate. Il fratello si immaginava qualcosa, e cercava in tutti i modi di farmi parlare, ma io con la mia furbizia non sono ceduta e quindi questo segreto tra me e lei non è ancora stato svelato.

A domani prof.....

Anonimo ha detto...

1)Renzo è un filatore di seta che fin da adolescente era rimasto orfano.Renzo oltre al fare il filatore possiede anche un piccolo podere che lavora egli stesso. Egli è un tipo vivace, sincero,rozzo, impaziente e dotato di quel naturale rispetto per l'altrui libertà.
2)Don Abbondio comincia a parlare con Renzo e in latino gli elenca tutte le difficoltà che bisognava prima risolvere per poter celebrare il matrimonio, concludendo infine che il matrimonio doveva essere spostato almeno di una settimana facendo arrabbiare e non poco Renzo.
3)Credo che la tattica usata da Don Abbondio rispecchia il suo carattere timoroso e ansioso, e la sua visione del mondo. Egli infatti prima va dalla parte del signorotto del luogo Don Rodrigo perchè spaventato dai suoi bravi e in seguito sempre per paura dice tutto a Renzo che era arrabbiato per il rinvio del suo matrimonio.
4)Si è successo non molto tempo fa una vicenda del genere nella quale ho custodito un segreto che aveva un certo peso sulla mia coscienza. Ho scoperto per caso mio cugino tredicenne che fumava insieme a dei suoi amici. Lui vedendomi rimase sconvolto e mi supplicò di non dire niente a nessuno specialmente ai suoi genitori. Io gli diedi la mia parola a patto che lui non lo facesse più. Successe poi che un amico comune avendo già qualche sospetto mi fece tante domande e usando la tattica dell'amico fidato della serie:" Puoi dirmi tutto, non dirò niente a nessuno, sarò una tomba" mi fece dir tutto. Per farla breve la faccenda arrivò all'orecchio di mio zio il quale gli fece una bella lavata di testa e non lo fece uscire per un mese con gli amici. Io oltre ad aver fatto una figuraccia con mio cugino mi sentì semplicemente un Giuda.

Grioli Charlie

Giada ha detto...

1) Renzo era un uomo di vent’anni, era, fin dall’adolescenza, rimasto privo dei genitori ed esercitava la professione di filatore di seta. Possedeva anche un poveretto che faceva lavorare e lavorava egli stesso.
È un giovane di buoni sentimenti, anche profondi, accomodante quando è possibile, ma anche pronto all’ira e alla malizia, quando gli vengono negati i valori fondamentali a cui ha giustamente diritto.
2) Don Abbondio al vedersi di fronte Renzo, dapprima si finge sorpreso, poi adduce una serie di scuse di carattere amministrativo: non aveva (e se ne assumeva la colpa) preparato in tempo tutti gli atti prescritti dalla Chiesa. Inoltre usa il suo latinorum per imbrogliare Renzo, che non può conoscerlo. La cultura è utilizzata come strumento di inganno e di asservimento dei poveri e degli incolti.
3) Nelle parole che pronuncia, il curato si conferma sempre di più come un pauroso che teme di assumersi le proprie responsabilità, come un servile e un debole.

5 B ha detto...

Bene ragazzi,
Vedo che vi state impegnando, ma non tutti!!!

concetta ha detto...

1) Renzo fin dall’adolescenza era rimasto orfano. Era un ragazzone vivace e impetuoso che si infuriava contro l’ingiustizia, però nello stesso tempo era sincero e pacifico. Era un filatore di seta. In quel periodo il lavoro andava sempre diminuendo, ma egli aveva un poderotto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava fermo; di modo che, per la sua condizione poteva dirsi agiato.
Con la carestia pure Renzo era divenuto un massaio però era abbastanza provvisto e non aveva a contrastar con la fame.

2) Don Abbondio dice a Renzo che non si sente bene e che ancora doveva fare delle ricerche prima di poter celebrare il matrimonio, e, per questo motivo gli chiede di aver pazienza e di aspettare un’altra settimana.

3) La tattica scelta da Don Abbondio in questa circostanza rispecchia il suo carattere, infatti dapprima impaurito dai bravi mandati da don Rodrigo, accetta di non celebrare il matrimonio, mentendo a Renzo, dopo però minacciato da quest’ ultimo gli dice la verità.

concetta ha detto...

È capitato pure a me di custodire un segreto, per esempio quello di mia cugina che era fidanzata con un ragazzo ma i suoi genitori non volevano. Ogni tanto mia cugina per vedere il suo ragazzo mi chiedeva di coprirla e i miei zii sapevano che lei stesse uscendo con me, però mio cugino si è accorto che lei non usciva mai con me e ha iniziato a farmi domande strane fino a quando gli ho dovuto dire tutta la verità.

stefano ha detto...

1] Il carattere di Renzo e tutt’altro che semplice, perché in lui si combinano aspetti diversi, talora contrastanti, che lo rendono credibile, dotato di una psicologia che potremmo facilmente ritrovare in noi stessi: è gioviale e cortese, ma cede facilmente all’istinto e può diventare minaccioso; tuttavia, è capace di controllarsi, se deve raggiungere uno scopo, ma non è disposto a tollerare soprusi o a subire dei torti. L’amore per Lucia e la solidità dei suoi valori morali gli impediscono di commettere azioni di cui un giorno potrebbe pentirsi(per esempio, il progettato assassinio del suo rivale). Era, fin dall'adolescenza, rimasto privo dei genitori, ed esercitava la professione di filatore di seta, possedeva un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava fermo, la sua condizione, poteva dirsi agiata.
2]Don Abbondio adduce le domande di Renzo facendo finta di non ricordare quel giorno, che c’erano degli imbrogli da sbrigare e chiede tempo per la celebrazione delle nozze.
3] Don Abbondio pronuncia alcune delle cause previste dal codice in latino solo per il suo unico proposito di imbrogliare Renzo.

Saverio ha detto...

Ecco il mio commento che tanto aspettava:

1) Renzo è rozzo, ma è anche dotato di rispetto verso la libertà delle altre persone, è impaziente e si esprime con la furia tipica dei ragazzi di venti anni; vestiva come un Bravo ma in realtà lui non era un Bravo, era invece un filatore di seta quindi la sua condizione economica-sociale era medio-bassa.

2) Don Abbondio per eludere le domande di Renzo gli fa credere che serva ancora altro tempo per preparare il matrimonio perché servono molti documenti, e che quindi sarebbe meglio spostare la data delle nozze.

3) Don Abbondio, come si capisce già dal primo capitolo, è una persona che cerca di evitare i pericoli ma e anche in questo caso non è stato preso dalla forza delle circostanze che lo hanno costretto ad agire in questo modo, ma ha applicato la sua visione del mondo che lo portava a mettersi sempre dalla parte del più forte.

Ci sentiamo al prossimo post!!

Anonimo ha detto...

Salve Proff...,
rispondo alle Sue domande, così come segue:
1)Renzo protagonista del romanzo dal punto di vista caratteriale era un giovane semplice,schietto,onesto,coraggioso,deciso,energico,pieno di buon senso,ma anche talvolta ingenuo,impetuoso,avventato e persino violento;sa comunque trarre insegnamento dalla esperienza della vita.Le caratteristice dal punto di vista socio-economiche erano che esso era operaio tessile e contadino, e le condizioni economiche erano medie, era orfano e fidanzato di Lucia
2)Don Abbondio adduce Renzo dicendogli:Sapete voi quante e quante formalità ci vogliono per fare un matrimonio in regola??Sapeve voi quanti siano gl'impedimenti dirimenti??Esso si giustifica dicendo:E noi siam quelli che ne andiam di mezzo.
3)Si ritengo che la tattica usata da Don Abbondio sia coerente con il suo carattere esso non era una figura malvagia ma incapace di vincere la debolezza del suo carattere......

beh ad essere sincera non mi capita spesso perchè dopo aver fatto il primo sbaglio nn l'ho ripetuto più=)..un paio di tempo fà vidi una mia amica molto pensierosa e mi confessò un suo grande segreto gli promisi di non dirlo a nessuno e così feci. Solo che al giorno d'oggi e sopratutto fra di noi ragazzi, circolano molte voci e un giono sentì parlare di questo fatto ad altre persone, la cosa più brutta era che ne stavano parlando male e il segreto era stato raccontato errato, calunniando questa mia amica ...allora involontarialmente per giustificarla fui costretta a confessare ma tutto finì bene perchè la mia amica apprezzò il mio gesto........
cordiali saluti
MaryL

Manila ha detto...

1)Renzo era un giovene pacifico, avverso ad ogni forma di violenza,specie a quella cruenta;un giovane sano, semplice e leale,nemico di ogni insidia. Fin dall'adolescenza era rimasto privo di parenti, egli era un filatore di seta (professione ereditata nella sua famiglia). La sua condizione poteva dirsi agiata perchè oltre la professione di filatore possedeva un poderetto...
2)L'inganno di Don Abbondio si divide in due fasi:
- nella prima fase l'inganno sembra riuscire perchè Don Abondio inizialmente fa finta di scordarsi del matrimonio e cerca pretesti;
-nella seconda fase Renzo scopre l'inganno grazie alla serva di Don Abbondio Perpetua, che gli svela il segreto...
3) Don Abbondio pronuncia in latino alcune delle cause per cui non si può celebrare il matrimonio, così che Renzo non possa capirlo. Don Abbondio usando questa tattica rispecchia il carattere cioè pauroso e insicuro...

Carmelo ha detto...

1)Renzo è un ragazzo rozzo, ma dotato di quel naturale rispetto dell’altrui libertà, inoltre è impaziente e dotato della cosiddetta “furia di un ragazzo di vent’anni”. Vestiva in modo bravo, vale a dire con un aria presuntuosa ma che alla fine non era, si presentava con un cappello con penne di vario colore e con il suo pugnale nascosto nei calzoni. Egli esercitava la professione di filatore di seta(un tempo mestiere assai lucroso), e fin da piccolo rimasto orfano, la ereditava dalla sua famiglia.

2)Per eludere le domande di Renzo, Don Abbondio replica che non gli era possibile, in quanto la celebrazione del matrimonio prevedeva un sacco di difficoltà che bisognava superare. Costui pronuncia in latino alcune cause previste dal codice per dichiarare la nullità del matrimonio, perché sa che Renzo non conosce la lingua e quindi cerca di confonderlo.

3)La scelta di Don Abbondio ritengo che in questa circostanza sia stata coerente con il suo carattere; infatti egli era un uomo timoroso, pauroso, servile e debole, che nella maggior parte delle volte si schiera con il più forte.

Sandro ha detto...

Salve prof.ecco le mie risposte:
1. Renzo è un giovane che è nato e cresciuto nel limitato ambiente del suo paese,dove conosce la vita solo nei suoi aspetti più semplici e consueti(cioè la fatica del lavoro e la forza degli affetti).Egli, rimasto orfano in giovane età, è abituato a badare a se stesso e si è trovato un onesto lavoro e sta per sposare Lucia.Renzo è incline a giudicare il prossimo con ottimismo, ma quando è sicuro di essere oggetto d'ingiustizie si ribella, mettendo in moto la sua scaltrezza. Contro il rivale, Don Rodrigo, si scaglia furiosamente, ma alla fine il suo equilibrio e la sua fede in Dio lo inducono a perdonare nonostante la sua grande esuberanza.

2.Don Abbondio è un uomo molto pauroso e quando Renzo(ovviamente furioso che chiede spiegazioni),inizialmente finge di essere sorpreso. Vedendo poi, che Renzo non voleva cedere,dice a quest’ultimo che si sono verificati vari problemi di carattere amministrativo e che la colpa non era assolutamente sua.Inoltre per confondere le idee a Renzo usa spesso il suo latinorum,cosa che fa andare su tutte le furie il povero Renzo, che si accontenta della promessa che tutto si risolvera in una settimana.
3.Per quanto riguarda la figura di Don Abbondio non ci sono dubbi riguardo il suo essere timoroso di conseguenza, egli cerca di non schierarsi contro nessuno. Infatti egli inizialmente serve Don Rodrigo,per timore dei suoi bravi e successivamente rivela tutta la verità a Renzo dopo che quest’ultimo aveva saputo da Perpetua che qualcuno tramava per il non svolgimento delle nozze.

Anonimo ha detto...

Buonasera prof.
n1)
Renzo è un ventenne che ha perso prematuramente i genitori
Egli è una persona umile, appartenente al popolo, in altre parole si guadagna da vivere lavorando, e si trova in una situazione di modesta agiatezza.
Renzo esercita la professione di filatore di seta ed è un abile operaio, possiede anche un piccolo appezzamento di terreno che coltiva quando la filanda è chiusa.
Renzo pur essendo fondamentalmente pacifico, è anche pronto ad infiammarsi di fronte ad un torto e ad agire in modo ingenuamente minaccioso, se ferito nella sua appassionata ricerca della giustizia come nell’episodio dello sgarbo subito da Don Rodrigo.
modo interiore. Renzo segue con convinzione i principi della religione cristiana, ma trova difficoltà a metterli in pratica quando essi si scontrano con la sua natura, tesa in ogni momento all’affermazione dei propri diritti e animata da una sempre viva ricerca della giustizia. Ma successivamente grazie alla sua fede risolverà i suoi problemi

n2)
Don Abbondio, per paura di Renzo dice che si sono verificati alcuni problemi burrocratici non per colpa sua. Dice poi,che per risolvere questi problemi e quindi per celebrare il matrimonio ci vorrà del tempo e chiede a Renzo una settimana. Durante questo dialogo sono presenti delle espressioni in latino che usa Don Abbondio per confondere Renzo.

n3)
Secondo me si, perché Don Abbondio aveva paura sia di Don Rodrigo che di Renzo.Ma sceglie di schierarsi con Don Rodrigo perchè è più potente di Renzo ma quando Renzo viene a sapere dello sgarbo da Perpetua,egli dice tutta la verità.Questo comportamento appunto è dato dal suo carattere fragile.

Arrivederci

Andrea Musumeci

Rossana ha detto...

Domanda N. 1
Renzo era sempre disposto a meditare sanguinosi propositi di vendetta, aveva un'aria di braveria.
Nella descrizione, lo scrittore insinua due elementi di grande rilievo connessi tra di loro, il pugnale e un carattere di spavalderia al limite della violenza; Renzo viene rappresentato socialmente secondo la situazione di quei tempi.
Il cuor di leone in una società trista, fatta di privilegi e di violenza, è destinato all'insuccesso.

Domanda N. 2
Renzo chiede continuamente notizie sul matrimonio, Don Abbondio ripete che per fare un matrimonio ci vogliono molte formalità, egli cercava di tener nascosto il nome di Don Rodrigo;
il curato rimandava la cerimonia con continue scuse, diceva che le indagini ecclesiastiche sui promessi sposi non erano ancora concluse.


Domanda N. 3
La tattica assunta da Don Abbondio, secondo me, rispecchia totalmente il carattere diDon Abbondio; molto pauroso e un po vigliacco come lo definisce Manzoni!
Era un tipo che cercava di evitare gli ostacoli, come possiamo vedere nel primo capitolo, egli scaccia i sassi,segno che tiene lontano il pericolo.


Domanda N. 3
Molte volte capita di svelare dei segreti a delle persone di cui ci si fida...in alcuni casi succede invece, che sono le altre persone a svelare delle cose intime molto importanti!!
Beh a me è capitato molte volte..mi piace molto ascoltare le persone, soprattutto quando so che posso essere utile per dare qualche consiglio; secondo me i pilastri portanti in un'amicizia sono la fedeltà e la fiducia..
Molte volte ci vengono raccontati degli episodi intimi che ti fanno riflettere e che riescono anche a farci cambiare opinione su di una persona, a volte viene la voglia di spifferarlo a qualcuno, ma ciò non deve accadere..è tutta questione di carattere!
Per fortuna sono sempre riuscita a custodire i segreti di altre persone..non potrei mai tradire la fiducia di qualcuno.
Accade che un'amicizia tra due persone finisce per un motivo futile, ma non per questo si deve essere deboli e raccontare i fatti intimi dell'altra persona, non è corretto...un'amicizia può anke finire, ma la reputazione rimane per sempre.

Rossana Zagami II E