Destinatari :alunni della II E P.N.I
Si è detto che il Manzoni con i suoi frequenti interventi intende frapporre una specie di "filtro" fra la materia narrata e il lettore quasi a voler" suggerire" il modo corretto di leggere il romanzo. Sulla base di ciò che avete finora letto , ritenete che sia valida tale interpretazione? Motivate la risposta cercando allo stesso tempo di spiegare quali debbano essere, a vostro parere, i limiti di intervento per un romanziere. Mi spiego meglio ...Vi piace più un romanzo in cui si sente spesso la" voce" del narratore o uno in cui i fatti sembrano svolgersi impersonalmente, direttamente sotto i vostri occhi?
Sempre riferendomi allo stile , si è evidenziato un intervento moralistico del Manzoni per educare il lettore: ritenete che questo sia uno scopo del Manzoni? Da cosa evincete questa affermazione?
E cosa pensate voi del ruolo della letteratura?
3 commenti:
Manzoni in questo romanzo non vuole indirizzare il lettore verso un ideale politico anzi cerca di evitare ciò.Anche se nel suo romanzo dominano gli interventi moralistici,egli non ha come scopo il mettere in risalto un suo determinato ideale.Il suo scopo invece è descrivere bene al lettore la situazione del romanzo.Io sono d'accordo con questa poetica perchè il lettore deve farsi la propria idea del romanzo o di qualsiasi altra situazione e non deve farsi condizionare nella maniera più assoluta.
I "Promessi Sposi" è un saggio solitario nel quale Manzoni non dice apertamente la sua opinione ma la fa capire al lettore mediante le strategie linguistiche: descrizione,ironia...
Mi piace come Manzoni nel romanzo interviene in maniera marginale per evitare che il lettore finisca per essere completamente orientato.
In questo capitolo il romanziere realizza il suo progetto poetico "l'utile per scopo" cioè la funzione educatrice dell'arte.
Il Manzoni nel suo romanzo è vero che vuole "suggerirci" il modo corretto di come leggere il suo romanzo, perchè, secondo me, senza i suoi interventi il romanzo avrebbe preso un significato diverso e secondo me la sua poetica è giusta, perchè è corretto che il narratore faccia capire esattamente ciò che esprime.
quindi preferisco un romanzo in cui si sente la voce del narratore.
Yvonne Sgroi II°E
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