Il valore della cooperazione nell'innovazione della didattica Moderatrice:Prof.ssa Maria Allo
mercoledì 17 ottobre 2007
Capitolo III Il concetto di "giustizia"
Il concetto di "giustizia" è presente in tutto il capitolo:"A questo mondo c'è giustizia finalmente"
"A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perchè non sappiam trovarne il bandolo;
ma alle volte un parere, una parolina d'un uomo che abbia studiato...".Chi pronuncia queste frasi?
Quale amara concezione della giustizia umana emerge dall'affermazione di Azzecca-garbugli "a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente"? Pensi che oggi la situazione sia diversa da quella della Lombardia del XVII secolo? Su cosa basi la tua convinzione?
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4 commenti:
"A noi poverelli…che abbia studiato..." Queste parole vengono pronunciate da Agnese, la mamma di Lucia, per consigliare a Renzo di parlare ad “ un uomo che abbia studiato”, Azzecca-garbugli.
L’affermazione dell’avvocato: "A saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente" sottolineano il tema della “giustizia ingiusta”. Manzoni ci presenta il ‘600 come un mondo di violenza e di astuzia dove le grida sono prive di esercitazioni e dove l’avvocato attraverso il gioco delle vuote apparenza fa sì che il colpevole sembri la vittima e l’offeso diventi l’offensore.
Oggigiorno tutto ciò si ripete con la mafia e la politica!
“A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perchè non sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere, una parolina d’un uomo che abbia studiato…” Queste frasi sono state pronunciate dalla madre di Lucia ( Agnese). L’affermazione di Azzecca-garbugli ci da una concezione della giustizia umana ingiusta. Io penso che la situazione oggi non è molto diversa da quella della Lombardia del VXII secolo. Pongo la mia convinzione su tutto ciò che accade oggi nel mondo, per esempio tutto ciò che riguarda la mafia.
“A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perchè non sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere, una parolina d’un uomo che abbia studiato…”, queste frasi sono state pronunciate da Agnese.
l'affermazione dell'avvocato dà un'impressione di giustizia ingiusta, a favore dei più forti.
penso che la situazione non sia cambiata affatto.
oggi infatti tramite i politici e i mafiosi la maggior parte del mondo è sottoposta a corruzione e la violenza.
Yvonne Sgroi II°E
La giustizia nei “Promessi Sposi”.
Sin dalle prime pagine il Manzoni ci presenta una società violenta, dove le questioni (come dice lo stesso don Abbondio, durante il colloquio con Renzo) non si discutono in termini di torto o di ragione, ma in termini di forza. I principali responsabili di questa drammatica situazione, sono, sempre secondo l'Autore, i vari signori e signorotti locali, i quali, disponendo di un'elevata influenza sulle istituzioni giudiziarie e protetti da piccoli eserciti personali di bravi, eludono con facilità le gride ( leggi ) per far valere il proprio potere d'oppressione sulla popolazione.
“A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perchè non sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere, una parolina d’un uomo che abbia studiato…” Queste frasi sono state pronunciate dalla madre di Lucia ( Agnese). L’affermazione di Azzecca-garbugli ci da una concezione della giustizia umana ingiusta. Penso che oggi la situazione non sia diversa da quella della Lombardia del XVII secolo. La mia convinzione deriva dagli avvenimenti che accadono oggi e dalla mafia.
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