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martedì 17 maggio 2011

I canti di Castelvecchio

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Il gelsomino notturno fu scritto da Pascoli in occasione del matrimonio di un suo carissimo amico:Gabriele Briganti.L'argomento è quindi l'eros filtrato attraverso la sensibilità pascoliana.Tuttavia se non conoscessimo l'occasione della lirica , se ignorassimo cioè l'insieme di circostanze paratestuali che portarono alla scrittura del gelsomino notturno, interpreteremmo questi versi come un rapido schizzo di una natura notturna, forse di un giardino limitrofo alla casa che "bisbiglia"e che si prepara al sonno.

(vd.testo - analisi )  IL GELSOMINO NOTTURNO


L'assiuolo, inserito nella quarta edizione di Myricae, è stato pubblicato per la prima volta il 3 gennaio 1897 sul "Marzocco", ma alcune sue tracce risalgono al 1894, testimoniamza di una lunghissima e significativa elaborazione.

Sul piano del contenuto , l'analisi diviene più flessibile e, se si vuole, soggettiva.Come sapete , la poesia è un testo polisemico e, di fronte all'assiuolo, uno dei capolavori della poesia italiana, le interpretazioni proposte dai critici sono state varie e contraddittorie.Il tema, in apparenza ,è il ricordo di una notte illuminata da una luna invisibile , nell'alba di perla . Un temporale lontano minaccioso. Rumori precisi e improvvisi.La voce luttuosa dell'assiuolo, insistente.Rapidi passaggi dagli sfondi indeterminati, ai primi piani delle cose, il mandorlo, il melo ecc.Si tratta allora di una poesia descrittiva? Niente di più sbagliato. L'assiuolo è un esempio magistrale di poesia simbolista, dove la natura sembra caricarsi di significati a volte enigmatici o comunque decifrabili attraverso un paziente lavoro di analisi testuale.

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