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giovedì 22 settembre 2011

Lavoro sul testo


1.In che modo Timoteo riesce a convincere Lucrezia ad accettare il rimedio della mandragola?
2.Come reagisce Lucrezia quando scopre l'identità del garzonaccio? Quali sono le implicazioni della sua reazione sullo scioglimento della vicenda? 
3. Rispondi in modo puntuale alle seguenti domande(max 5 righe per ciascuna risposta):
  • A che cosa deve adeguarsi il principe?
  • Che cosa è lecito in determinate circostanze?
  • Ci sono qualità negative che il principe deve volontariamente possedere ? Perchè?
  • .Leggi con attenzione il capitolo XVIII del principe e riassumine il contenuto in non oltre 10 righe.
  • per quale motivo questo capitolo può essere definito diretto e aggressivo?
  • perchè per il principe è necessario sapere usare bene la bestia e lo uomo?
  • perchè Machiavelli ricorre alla figura mitologica del centauro?
Come ha scritto Alberto Moravia,  Machiavelli cerca di stimolare una sensibilità altrimenti pigra e inerte.Anche non è che una leva per sollevare il peso mortale di questa apatia.La situazione politica dell'Italia del primo '500 non è dovuta al caso o all'avversa fortuna. A chi è da addebitare allora?









17 commenti:

Rosaria Lo Pò ha detto...

Lucrezia non se la senta di spezzare il legame coniugale che la lega al marito Nicia poiché va contro la sua morale, ma quando Fra Timoteo durante la confessione la spingerà a compiere il "tradimento", andando contro la morale religiosa, Lucrezia inizialmente restia , infine si darà completamente.
Rosaria Lo Pò

Deby ha detto...

1. Frate Timoteo convince Lucrezia a piegarsi ai voleri del marito adducendo come motivazione le buoni intenzioni e lo scopo che giustificano l’atto contrario ai principi di rettitudine.

Alunna:Deborah Scuderi

Deby ha detto...

2 Lucrezia, donna onestissima, quando scopre la vera identità di Callimaco, che le rivela l’inganno e il suo amore, perde ogni scrupolo e lo accetta come suo amante.

Deborah Scuderi

Deby ha detto...

3 . Per non essere odiato dal popolo, il principe deve agire per il bene dello stato anche utilizzando mezzi che all’opinione comune sembrano riprovevoli.Inoltre deve essere parsimonioso e temuto per essere rispettato, né amato, né odiato, e allo stesso tempo prudente ma coraggioso ed avere grande forza di carattere.

Deborah Scuderi

Rosaria Lo Pò ha detto...

2. Lucrezia conosciuta la vera entità del presunto "garzonaccio" , non è affatto dispiaciuta, in quanto si accorge di amare Callimoco e accetta di diventare la sua amante abituale. Messer Nicia che ignora il rapporto che si è creato tra i due amanti, lo accoglie festosamente in casa come suo "compare".
Rosaria Lo Pò

Deby ha detto...

.. Il principe, infatti, se necessario deve entrare nel male, deve cioè agire in base alle leggi, ma quando questo non basta, utilizzare anche la forza, naturalmente non per scopi personali , ma per il bene dello stato.


.RIASSUNTO: Machiavelli nel XVIII cap. intitolato “Il Principe”, facendo appello ad un principio universalmente accettato e non mettendolo in discussione, riconosce quanto sarebbe stato lodevole per un principe l’osservazione delle leggi morali,rendendosi conto che nella realtà effettiva della politica, il non mantenere la parola ed usare astuzia, ha consentito di compiere grandi cose; mentre tutti coloro che hanno osservato la lealtà sono stati sconfitti. Ed è proprio questo , un esempio di come Machiavelli, distingua il giudizio politico da quello morale; applicando con grande rigore , coraggio e più chiarezza il suo metodo, senza arretrare dinanzi alle estrema conseguenze , anche quelle che possono apparire più ripugnanti all’umanità.


. Perché il principe per tenere ben saldo il potere deve essere sia un leone che una volpe. Un leone per imporre la sua forza e il suo potere, ma senza esagerare poichè il popolo potrebbe ribellarsi; e furbo come una volpe perchè, secondo Macchiavelli il popolo è rozzo e ignorante e quindi puo' utilizzare la sia intelligenza per ingannare e raggirarlo con inganni, facendo credere cose che sono a vantaggio del principe stesso.



.Machiavelli ricorre a tale figura biologica, per disegnare due diversi modi di combattere:quello dell'uomo e quello della bestia. Il primo, che ha come risulatato le leggi, il secondo la violenza. Quando le leggi non sono sufficienti si deve ricorrere alla violenza, ma poiché il principe deve per necessità impiegare anche la parte bestiale, Machiaveli illustra in due modi in cui essa si manifesta, ricorrendo alle figure della volpe e del leone, immagini dell'astuzia accorta e dell'impeto violento, con i quali è possibile evitare i tranelli e vincere la violenza degli avversari.

Deborah Scuderi

Rosaria Lo Pò ha detto...

Ci sono qualità negative che il principe deve volontariamente possedere ? Perchè?
I principi che hanno fatto grandi cose- dice Machiavelli - sono coloro che hanno tenuto poco conto della fede e hanno saputo raggirare i cervelli degli uomini. In base alle problematiche da risolvere il sovrano puo' decidere di agire in modo astuto, disonesto non per piacere personale , ma per il BENE COLLETTIVO.
Rosaria Lo Pò

Rosaria Lo Pò ha detto...

perchè per il principe è necessario sapere usare bene la bestia e lo uomo?
Machiavelli identifica il principe ideale con la figura del centauro (mezzo uomo e mezzo bestia). La natura umana possiede le doti razionali , la legge mentre la parte cavallina simboleggia la forza, la violenza; a seconda delle situazioni il principe decide quale delle due parti usare. La virtù somma del politico è quindi la duttilità, il sapersi adattare ad ogni circostanza, poichè agire sempre e solo in una determinata maniera puo' risulare dannoso.
Rosaria Lo Pò

Rosaria Lo Pò ha detto...

perchè Machiavelli ricorre alla figura mitologica del centauro?
Il centauro Chirone a differenza di quello che si diceva degli altri centauri , era benevolo e saggio e fu maestro di personaggi quali : Achille , Enea , Dionisio. Attraverso la sua doppia natura ,è in grado di comunicarci che la legalità non basta nell'agire politico, spesso è indispensabile usare la forza.
Rosaria Lo Pò

Anonimo ha detto...

1)Dice a lucrezia che bevendo la mandragola farà un atto meritorio anche se d’adulterio verso il marito Nicia perche indirizzato a fin di bene ,il concepimento della prole.
2)lucrezia reagisce in modo molto calmo infatti acconsente a diventare l’ amante abituale di callimaco spinta anche dal fatto che prova piacere verso quest’ultimo .
Le implicazioni della sua reazione sono che messier nicita soddisfatto della futura paternità ,accoglie in casa il giovane come amico fraterno ,ignaro del legame di questi con la moglie .


3) il principe deve adeguarsi alla realtà che lo circonda infatti la politica deve tener conto necessariamente della contingenza dei fatti che accadono realmente e non inseguire utopie e chimere che finiscono necessariamente per allontanarsi dai fatti e "scadere" nell'eccesso di astrazione idealistica.

Davide ha detto...

DAVIDE LIZZIO
1. lucrezia in un primo momento non si lasciò facilmente avvindolare dalle parole di fra timoteo , a causa del legame e della morale verso il marito, ma il frate furbo e abile negli inganni , la colpì nel suo punto debole, e durante la confessione la spingerà a tradirlo ( il marito ) , così lucrezia sentendosi mortificata, perchè andanta contro agli insegnamenti e morale religiosi e personali,accetterà ogni cosa.

Davide ha detto...

DAVIDE LIZZIO
2. Lucrezia in seguito , dopo a ver conosciuto la vera entità del presunto, ossia Callimaco, non è affatto amareggiata, ma bensì capisce di amarlo e gli si propone come sua amante. il povero marito , allo scuro di tutto l'accaduto, si mostra a Calllimaco molto ospitale e ritenendolo addirittuara un suo amico predietto.

Davide ha detto...

DAVIDE LIZZIO
3.4
Secondo il Machiavelli un buon principe deve saper abbindolare gli uomini con l’astuzia e alla fine la furbizia ha superato sempre quelli che si sono basati sulla lealtà. Dunque un buon principe deve saper usare, nello stesso tempo, sia la legge che la forza, anche se la forza è indice di brutalità e perché spesso usare la legge non basta e pertanto è bene usare la forza bruta. Questi principi devono essere insegnanti segretamente ai principi, perché per poter governare è necessario usare le leggi e la forza. Il principe deve essere furbo come una volpe per evitare lacci e trabocchetti ma nello stesso tempo deve intimorire i possibili avversari, perciò un signore prudente non deve osservare la fede quando questa gli torna contro. Se gli uomini fossero tutti buoni, questo precetto non sarebbe valido, ma poiché le persone sono cattive non ti rimproveranno se le hai imposte a loro. Questa natura è bene saperla colorire e bisogna essere un gran simulatore perché colui che inganna troverà sempre chi si lascia ingannare.
Al principe non è necessario avere tutte le qualità, cioè essere in pace con la propria anima e all’occorrenza saper mutare i propri atteggiamenti. Per mantenere lo Stato si può operare contro la fede, contro l’umanità, contro la religione e pertanto è necessario che abbia un animo disposto a modificarsi secondo gli eventi e la fortuna. Un principe deve avere grande cura nel parlare perché deve dimostrare con le parole di avere pietà, fede, umanità e rispetto della religione. Gli uomini giudicano più con gli occhi che con le mani perché tutti vedono e pochi ascoltano. Qualunque mezzo usi il principe per mantenere lo Stato è un mezzo onorevole."

Davide ha detto...

DAVIDE LIZZIO
3.5
perchè esplicida in modo molto chiaro come deve essere un principe , senza tenere conto del fatto che se uasa forza o se compie cattive azioni sempre nei limiti, e perchè mette alla luce una caratteristica che dovevano avare necessariamente i principi , : ossia la forza la parte animale.

Davide ha detto...

DAVIDE LIZZIO
3.6
perchè solo grazie alla fusione di entrambe si può portare ad un principato che possa risolvere i problemi , con la mancanza di una delle due , il principato è ho troppo debole o troppo duro.

Davide ha detto...

Lizzio Davide
3.7
perchè secondo machiavelli il centauro era la migliore forma di rappresentazione del suo pensiero, ossia : la parte uomo con le leggi, la parte bestia con la forza, queste due qualità assieme portano al'equilibrio.

Davide ha detto...

Lizzio Davide
4
la situzione dell'italia era dipesa dal fatto che non c'era più un governo centralizzato, e si lasciava tutto in mano o al papa o a sovrani esteri come carlo VIII , questo porto secondo macchiavelli ma realmente al periodo di instabilità italiana.