L'immagine della donna in Simone Martini
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi, ch'or ne son sì scarsi;
e 'l viso di pietosi color' farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'ésca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di sùbito arsi?
Non era l'andar suo cosa mortale,
ma d'angelica forma; et le parole
sonavan altro, che pur voce humana.
Uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi; et se non fosse or tale,
piagha per allentar d'arco non sana.
Questo sonetto rielabora il tema stilnovistico della donna-angelo e descrive la situazione tipica della donna che incede (il v. 9 «Non era l'andar suo cosa mortale» va confrontato con il sonetto dantesco Tanto gentile, e con altri di Guinizzelli e di Cavalcanti).
Osserviamo, però, che l'immagine di Laura è più mossa e meno stilizzata di quella della donna-angelo e inoltre che essa, per effetto dell'elemento di natura introdotto dal senhal «l'aura» (qui presentato nel primo verso, e comparso da poco nel Canzoniere), coinvolge, sia pure qui soltanto per mezzo di questo elemento appena accennato anche se carico di movimento, la partecipazione del paesaggio alla rappresentazione.
Ma la vera grande novità del sonetto sta:
- nella prospettiva temporale molto varia e mobile, con rapidi passaggi da un tempo verbale all'altro, da presente, imperfetto a passato (con spicco molto forte e significativo dei due passati remoti del v. 8 e del v. 13), con prevalenza dell'imperfetto, sin dal verso iniziale, che riporta la scena nella sfera del ricordo, in equilibrio fra la bellezza splendida del passato e la tristezza e il decadimento fisico del presente;
- nella varietà e mobilità dei rapporti fra soggetto e oggetto, con una prospettiva anche in questo caso continuamente cangiante.
SPUNTI PER LA RIFLESSIONE
1.COME SI ESPRIME NELLA LIRICA IL RAPPORTO PRESENTE -PASSATO?
2.QUAL'E' IL RUOLO ASSUNTO DALLA MEMORIA NEL TESTO?
3.QUALI ASPETTI DEL LINGUAGGIO PROVENZALE COMPAIONO NELLA LIRICA?
4.CHE DIFFERENZA NOTATE TRA LA FIGURA DI LAURA E QUELLA DELLA
CASTELLANA E DELLA DONNA DELLO STIL NOVO?
RICCARDO SPADARO
1-Il rapporto presente-passato nella lirica di Petrarca si esprime attraverso il ricordo dei pensieri passati che gli affiorano un senso di dissidio interiore rispetto al passato dove era attanagliato dalla bellezza e dall'amore verso Laura.
2-Il ruolo assunto dalla memoria nel testo è quello contemporaneamente di soggetto e oggetto e rappresenta inoltre il tramite mediante la quale Petrarca compie le sue riflessioni.
3-Gli aspetti del linguaggio provenzale che compaiono nella lirica sono la maggior parte dei moduli di origine biblica della benedizione e l'innamoramento verso Laura dalla quale viene ferito colpito da frecce creando piaghe che gli arrivano al cuore.
4-Le differenze che noto tra la figura di Laura,quella della castellana e quella dello Stil Novo è che nella prima è paragonata a un segno di peccato che allontana Petrarca dalla retta via,nella seconda la donna non è più oggetto di peccato bensì si trasforma in una creatura superiore alla quale si deve rispetto e sottomissione mentre nell'ultima ovvero nella concezione della donna della corrente letteraria stilnovistica essa viene esaltata e paragonata ad un angelo che svolge una funzione di tramite fra uomo e Dio.
ROSARIO BONACCORSI
1-Il poeta Francesco Petrarca esprime il rapporto presente-passato, utilizzando un dissidio interiore, diametralmente diverso rispetto al passato dove era attanagliato dall'amore verso Laura.
2-Il ruolo della memoria in quest'opera, è quello di soggetto e oggetto e rappresenta il tramite attraverso il quale Petrarca ferma le sue riflessioni.
3-Nella lirica gli aspetti più importanti del linguaggio provenzale li troviamo sopratutto nei moduli di orgine biblica nella benedizione e l'amore verso Laura.
4-Le differenze più importanti tra la figura di Laura, quella della castellana e quella stilnovista sono: nella prima viene paragonata ad un peccato che allontana Petrarca dalla retta via (Dio), nella seconda non è più oggetto di peccato ma una creatura superiore alla quale bisogna avere rispetto.
Nell'ultima essa viene esaltata e paragonata ad un angelo ch svolge una funzione di tramite tra l'uomo e Dio.
ANTONELLA SALVA'
1-2Si può misurare qui tutta la distanza che separa l poesia amorosa petrarchesca da quella stilnovistica. in quei modelli l'apparizione della donna-miracolo avveniva in un eterno presente fuori dal tempo; qui invece è collocata nel corso tempo: la figura della donna è proiettata nel passato, ed è richiamata solo da un movimento della memoria. Ne deriva una conseguenza fondamentale: le "angelette" dello stilnovismo erano creature sovrumane, di astratta, intagibile perfezione, avvolte da un'aura remota e sottratte all'azione del tempo; la bellezza di Laura, invece, essendo immersa nel fluire dell temporalità, ne patisce tuutta la forza distruttrice. Laura non è, nonostante la ripetizione delle formule canoniche, una creatura sovrannaturale, ma una donna, sottopostaal peso della carne mortale e alle sue miserie. E' questo un motivo di straordinaria novità e originalità, tipicamente petrarchesco. Il motivo torna spesso nel Canzoniere: il poeta ipotizza che un giorno il "lume" dei begli occhi di Laura sarà "spento", i capelli "d'oro fin" diverrano "d'argento", il viso scolorirà. E' il gran tema della fuga del tempo e della labilità di tutte le cose, caro a Petrarca, che viene a coinvolgere i motivo della bellezza femminile, sacro alla poesia d'amor cortese. Per questo tutta la struttura compositiva del sonetto poggia su una contrapposizione tra passato e presente: si noti l'avvebio di tempo "or" ripetuto due volte, ed il gioco dei empi verbali.
3-La presenza del linguaggio provenzale dovuto principalmente allo stretto rapporto con la religione, come accade in tutto il secretum.
4-Il sonetto, rievocando l'innamoramento per Laura, ha al centro il motivo dell'apprizione della donna in tutto il fulgore della sua bellezza. E' un motivo di chiara ascendenza stilnovistica: sottolinea l'isistenza sul carattere sovrannaturale, celeste, di quella bellezza, e l'uso di formule tipiche, l' "angelica forma", lo "spirito celeste", le parole che suonano altro che voce umana. Anche i tratti fisici della bellezza, richiamano le convenzioi cortesi e stilnovistiche.
YVONNE SGROI
1- Il rapporto "presente-passato" è espresso attraverso un ricordo dei momenti passati che gli danno senso di dissidio interiore perchè in passato era legato alla bellezza e all'amore per Laura.
2- Il ruolo assunto dalla memoria è di: soggetto e oggetto. mediante la memoria Petrarca compie le proprie riflessioni
3- il linguaggio provenzale che compare nel testo hanno origine biblica della benedizione e l'innamoramento verso Laura
4- Laura viene raffigurata in due modi: la castellana e e quella dello stil novo.nella prima è paragonata a un segno di peccato che allontana Petrarca dalla retta via, nella seconda la donna non è un oggetto di peccato ma si trasforma in una creatura superiore alla quale si deve rispetto e sottomissione e funge da tramite da Dio e l'uomo.
SANDRO DEL POPOLO
1)Il rapporto è rappresentato descrivendo un momento nel quale l'autore osserva la donna amata e ne descrive la bellezza.
2)La memoria qui funge da filtro a questo momento preciso e ben delineato nel tempo.
3)Alla lirica provenzale si rifanno le metafore dell'arco,della freccia e della ferita.Alla prima corrisponde Laura,alla seconda corrisponde l'evento d'innamoramento,mentre la terza ed ultima metafora si riferisce all'amore del poeta.
4)Per sommi capi possiamo dire che Laura è rappresentata seconda la tradizione stilnovistica.Tuttavia è possibile delineare delle differenze.La prima riguarda la messa in evidenza della bellezza sensibile,in particolare con l'immagine iniziale.Un'altra differenza è data dal fatto che Laura è rappresenta in movimento mentre,le donne stilnovistiche erano creature immobili.
GIADA GIUFFRIDA
-2)- Il fascino del sonetto sta nell’immagine femminile vaga e luminosa. Si noti come questa immagine assuma progressivamente gli aspetti di un’apparizione sovrumana, con alcuni elementi tipici della donna-angelo di tradizione stilnovista.
Mentre le immagini angeliche degli stilnovisti sono però sospese in un presente estatico, la novità di Petrarca è che la sua visione è una rievocazione della memoria. Tutto il sonetto è immerso nella dimensione del tempo, che contrappone il passato della visione luminosa a un presente in cui essa è svanita (“ch’or ne son si scarsi”); anche l’io del poeta si sdoppia, come è proprio del ricordo, in un io di allora, completamente rapito dall’amore (vv.7-8, “quel ch’ì vidi”, v. 13) e un io di ora che dubita (“non so se vero o falso”, v.6; “e se non fosse or tale”,v.13) e giudica (v.8, v.14).
4)- Le donne stilnovisiche sono creature immobili, Laura è colta nel movimento e quindi in un atto di vita reale. Inoltre nello stilnovo, l’apparizione della donna è al presente e tende ad essere atemporale, cioè a darsi come un evento eterno. Qui, al contrario, Petrarca parla di un momento preciso, lontano nel tempo e per di più filtrato dalla memoria.
CONCETTA RUSSO
1 Attraverso i ricordi del tempo passato che provocano un dissidio interiore perché sono associati ai momenti della bellezza e dell’amore per Laura si esprime il rapporto presente-passato.
2 La memoria ha un ruolo molto importante, sia di oggetto che di soggetto, infatti il poeta attraverso essa fa le sue riflessioni.
3 Il provenzale viene citato nel testo con la benedizione e l’innamoramento per Laura.
4 Laura a differenza delle donne stilnoviste è reale, in quanto non è una creatura immobile ed è dotata di movimento.
8 commenti:
1-Il rapporto presente-passato nella lirica di Petrarca si esprime attraverso il ricordo dei pensieri passati che gli affiorano un senso di dissidio interiore rispetto al passato dove era attanagliato dalla bellezza e dall'amore verso Laura.
2-Il ruolo assunto dalla memoria nel testo è quello contemporaneamente di soggetto e oggetto e rappresenta inoltre il tramite mediante la quale Petrarca compie le sue riflessioni.
3-Gli aspetti del linguaggio provenzale che compaiono nella lirica sono la maggior parte dei moduli di origine biblica della benedizione e l'innamoramento verso Laura dalla quale viene ferito colpito da frecce creando piaghe che gli arrivano al cuore.
4-Le differenze che noto tra la figura di Laura,quella della castellana e quella dello Stil Novo è che nella prima è paragonata a un segno di peccato che allontana Petrarca dalla retta via,nella seconda la donna non è più oggetto di peccato bensì si trasforma in una creatura superiore alla quale si deve rispetto e sottomissione mentre nell'ultima ovvero nella concezione della donna della corrente letteraria stilnovistica essa viene esaltata e paragonata ad un angelo che svolge una funzione di tramite fra uomo e Dio.
SPADARO RICCARDO III E
1-2)- Il fascino del sonetto sta nell’immagine femminile vaga e luminosa. Si noti come questa immagine assuma progressivamente gli aspetti di un’apparizione sovrumana, con alcuni elementi tipici della donna-angelo di tradizione stilnovista.
Mentre le immagini angeliche degli stilnovisti sono però sospese in un presente estatico, la novità di Petrarca è che la sua visione è una rievocazione della memoria. Tutto il sonetto è immerso nella dimensione del tempo, che contrappone il passato della visione luminosa a un presente in cui essa è svanita (“ch’or ne son si scarsi”); anche l’io del poeta si sdoppia, come è proprio del ricordo, in un io di allora, completamente rapito dall’amore (vv.7-8, “quel ch’ì vidi”, v. 13) e un io di ora che dubita (“non so se vero o falso”, v.6; “e se non fosse or tale”,v.13) e giudica (v.8, v.14).
4)- Le donne stilnovisiche sono creature immobili, Laura è colta nel movimento e quindi in un atto di vita reale. Inoltre nello stilnovo, l’apparizione della donna è al presente e tende ad essere atemporale, cioè a darsi come un evento eterno. Qui, al contrario, Petrarca parla di un momento preciso, lontano nel tempo e per di più filtrato dalla memoria.
Salve prof,
1-Il poeta Francesco Petrarca, esprime il rapporto presente-passato, utilizzando il ricordo dei pensieri trascorsi che gli trasmettono un dissidio interiore,diametralmente diverso rispetto al passato dove era attanagliato dall'amore verso Laura.
2-Il ruolo della memoria, in qust'opera è quello di soggetto e oggetto è rappresenta inoltre il tramite attraverso il quale Petrarca forma i suoi pensieri.
3-Nella lirica, gli aspetti più importanti che rappresentato il linguaggio Provenzale li troviamo sopratutto nei moduli di origine biblica, nella benedizione e nell'amore verso Laura.
4-Le differenze più importanti, tra la figura di Laura, quella della Castellana è quella stilnovista sono: nella prima viene paragonata ad un peccato che allontana Petrarca dalla retta via (Dio), nella seconda non è più oggetto di peccato ma una creatura superiore alla quale bisogna dare rispetto nell'ultima essa viene esaltata è paragonata ad un angelo che svolge la figura di tramite tra l'uomo e Dio.
Spero di aver risposto correttamente.
Salve prof,
ecco le mie risposte su questa poesia:
1)Il rapporto è rappresentato descrivendo un momento nel quale l'autore osserva la donna amata e ne descrive la bellezza.
2)La memoria qui funge da filtro a questo momento preciso e ben delineato nel tempo.
3)Alla lirica provenzale si rifanno le metafore dell'arco,della freccia e della ferita.Alla prima corrisponde Laura,alla seconda corrisponde l'evento d'innamoramento,mentre la terza ed ultima metafora si riferisce all'amore del poeta.
4)Per sommi capi possiamo dire che Laura è rappresentata seconda la tradizione stilnovistica.Tuttavia è possibile delineare delle differenze.La prima riguarda la messa in evidenza della bellezza sensibile,in particolare con l'immagine iniziale.Un'altra differenza è data dal fatto che Laura è rappresenta in movimento mentre,le donne stilnovistiche erano creature immobili.
sera prof!
1- Il rapporto "presente-passato" è espresso attraverso un ricordo dei momenti passati che gli danno senso di dissidio interiore perchè in passato era legato alla bellezza e all'amore per Laura.
2- Il ruolo assunto dalla memoria è di: soggetto e oggetto. mediante la memoria Petrarca compie le proprie riflessioni
3- il linguaggio provenzale che compare nel testo hanno origine biblica della benedizione e l'innamoramento verso Laura
4- Laura viene raffigurata in due modi: la castellana e e quella dello stil novo.nella prima è paragonata a un segno di peccato che allontana Petrarca dalla retta via, nella seconda la donna non è un oggetto di peccato ma si trasforma in una creatura superiore alla quale si deve rispetto e sottomissione e funge da tramite da Dio e l'uomo.
Sera prof...
1-2Si può misurare qui tutta la distanza che separa l poesia amorosa petrarchesca da quella stilnovistica. in quei modelli l'apparizione della donna-miracolo avveniva in un eterno presente fuori dal tempo; qui invece è collocata nel corso tempo: la figura della donna è proiettata nel passato, ed è richiamata solo da un movimento della memoria. Ne deriva una conseguenza fondamentale: le "angelette" dello stilnovismo erano creature sovrumane, di astratta, intagibile perfezione, avvolte da un'aura remota e sottratte all'azione del tempo; la bellezza di Laura, invece, essendo immersa nel fluire dell temporalità, ne patisce tuutta la forza distruttrice. Laura non è, nonostante la ripetizione delle formule canoniche, una creatura sovrannaturale, ma una donna, sottopostaal peso della carne mortale e alle sue miserie. E' questo un motivo di straordinaria novità e originalità, tipicamente petrarchesco. Il motivo torna spesso nel Canzoniere: il poeta ipotizza che un giorno il "lume" dei begli occhi di Laura sarà "spento", i capelli "d'oro fin" diverrano "d'argento", il viso scolorirà. E' il gran tema della fuga del tempo e della labilità di tutte le cose, caro a Petrarca, che viene a coinvolgere i motivo della bellezza femminile, sacro alla poesia d'amor cortese. Per questo tutta la struttura compositiva del sonetto poggia su una contrapposizione tra passato e presente: si noti l'avvebio di tempo "or" ripetuto due volte, ed il gioco dei empi verbali.
3-La presenza del linguaggio provenzale dovuto principalmente allo stretto rapporto con la religione, come accade in tutto il secretum.
4-Il sonetto, rievocando l'innamoramento per Laura, ha al centro il motivo dell'apprizione della donna in tutto il fulgore della sua bellezza. E' un motivo di chiara ascendenza stilnovistica: sottolinea l'isistenza sul carattere sovrannaturale, celeste, di quella bellezza, e l'uso di formule tipiche, l' "angelica forma", lo "spirito celeste", le parole che suonano altro che voce umana. Anche i tratti fisici della bellezza, richiamano le convenzioi cortesi e stilnovistiche.
Antonella Salvà
Salve prof.
1-Il poeta Francesco Petrarca esprime il rapporto presente-passato, utilizzando un dissidio interiore, diametralmente diverso rispetto al passato dove era attanagliato dall'amore verso Laura.
2-Il ruolo della memoria in quest'opera, è quello di soggetto e oggetto e rappresenta il tramite attraverso il quale Petrarca ferma le sue riflessioni.
3-Nella lirica gli aspetti più importanti del linguaggio provenzale li troviamo sopratutto nei moduli di orgine biblica nella benedizione e l'amore verso Laura.
4-Le differenze più importanti tra la figura di Laura, quella della castellana e quella stilnovista sono: nella prima viene paragonata ad un peccato che allontana Petrarca dalla retta via (Dio), nella seconda non è più oggetto di peccato ma una creatura superiore alla quale bisogna avere rispetto.
Nell'ultima essa viene esaltata e paragonata ad un angelo ch svolge una funzione di tramite tra l'uomo e Dio.
Spero di aver risposto correttamente.
1 Attraverso i ricordi del tempo passato che provocano un dissidio interiore perché sono associati ai momenti della bellezza e dell’amore per Laura si esprime il rapporto presente-passato.
2 La memoria ha un ruolo molto importante, sia di oggetto che di soggetto, infatti il poeta attraverso essa fa le sue riflessioni.
3 Il provenzale viene citato nel testo con la benedizione e l’innamoramento per Laura.
4 Laura a differenza delle donne stilnoviste è reale, in quanto non è una creatura immobile ed è dotata di movimento.
Concetta Russo III E
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