Destinatari : alunni della III E
Percorso interdisciplinare
Il Gotico e il Rinascimento (arte), Firenze nel Medioevo e il Rinascimento(storia),carità, solidarietà, accoglienza (religione),Casa di Dante e affreschi sulla Divina Commedia, Casa di Beatrice(letteratura) istituzioni politiche medievali(storia ,educazione civica), Firenze (gita d'istruzione).
2 commenti:
Buona sera professoressa..sono Yvonne, della 2°E..le ho lasciato il riassunto del libro di Ivanhoe
Riassunto
Questo romanzo è ambientato nell’antica selva dei domini di Wentworth, vicino Rotherdam. In quel periodo vi furono molte lotte tra Sassoni e Normanni. Quest’ultimi erano saliti sul trono sassone con a capo Riccardo Cuor di Leone. Il giovane Ivanhoe partecipa alle crociate, al seguito di Riccardo. Giovanni Senzaterra, in assenza del fratello Riccardo, si appropria illegalmente del trono.
Nel castello del nobile Cedric si parla di un torneo che Re Riccardo Cuor di Leone aveva aperto: cinque cavalieri si battevano contro qualunque assalitore. Tra gli antagonisti vi erano sette difensori del tempio, tra i quali Ser Ivanhoe, figlio di Cedric. Ivanhoe fu allontanato da casa perché innamorato di Lady Rowena, figliastra di Cedric. Dopo qualche tempo ebbe inizio un nuovo torneo, tra “Tenitori” e “Assalitori”. Ad un certo punto della sfida il Cavaliere Diseredato chiese di poter combattere contro tutti i Tenitori che furono sconfitti. Così venne proclamato vincitore della giornata. Il giorno seguente il Cavaliere misterioso lotto contro un templare; due avversari gli si lanciarono alle spalle, ma il Cavaliere Nero lo aiutò. Quest’ultimo venne proclamato vincitore del torneo, ma al momento della premiazione non si presentò, così il Cavaliere Diseredato venne incoronato da Lady Rowena che, nel mettergli la corona, Lo riconobbe: era Ivanhoe. In quel momento il Cavaliere svenne. Cedric si avvicinò e si meravigliò riconoscendo nel Cavaliere il figlio. Ivanhoe era stato ferito. Il padre non riuscì ad avvicinarsi perché fermato dai soccorritori.
Mentre Cedric, Lady Rowena, Altestano, Gurth e Wamba (i servi) erano in viaggio per Rotherwood, incontrarono due ebrei, Isacco e la figlia Rebecca, che chiedevano aiuto, li presero con loro. Ad un tratto la comitiva venne circondata dai malandrini e vennero fatti prigionieri di Frondeboeuf. Gurth e Wamba riuscirono a scappare e chiesero aiuto al Cavaliere Nero. Nel frattempo a Lady Rowena venne detto che prigioniero era anche Ivanhoe.
Wamba entrò nel castello travestito da prete e chiese alle guardie di poter parlare con i prigionieri per prepararli alla morte. Giunto nella cella dove era imprigionato Cedric, Wamba chiese al padrone di scambiarsi gli abiti affinché lui potesse fuggire. Il tentativo di Wamba fu vano: Frondeboeuf si accorse che nella cella non vi era più il nobile. Dopo una lunga lotta, Re Riccardo con Locksley liberarono i prigionieri.
Così Ivanhoe riuscì a sposare Lady Rowena.
Spazio e tempo:
La vicenda narrata si svolge in Inghilterra, nell'anno 1194, al tempo di re Riccardo Cuor di Leone e delle Crociate, nello stesso periodo nacquero delle controversie che divisero i sassoni dai normanni.
Biografia di Walter Scott:
Walter Scott nacque a Edimburgo nel 1771. Di nobile famiglia, in gioventù studiò legge. Si dedicò alla letteratura dove ottenne i maggiori successi. Conosceva la tradizione letteraria del suo popolo, anche grazie alle lunghe escursioni che faceva nei borders scozzesi, comprensiva di leggende, fiabe, canti e ballate. Riuscì quindi ad incanalare questo background conoscitivo nella sua letteratura, dedicandosi in un primo tempo alla poesia, e conseguendo il successo con i poemetti: The Minstrelsy of the scottish Borders, canti giullarreschi della frontiera scozzese, del 1803, e I lai dell'ultimo menestrello del 1805. Scott continuò a pubblicare opere in rapida successione: Marmion del 1808, La donna del lago del 1810, Il signore delle isole del 1815.
Dopo l'ascesa nell'olimpo letterario del grande poeta Byron, Scott migrò dalla scrittura di poemetti e ballate alla realizzazione di complessi romanzi. Fu infatti ricordato soprattutto per la creazione del classico romanzo storico, con opere famosissime come Waverley del 1814, I puritani di Scozia del 1816, La sposa di Lammermoor del 1819, Ivanhoe del 1820. Fu anche preso come esempio da molti artisti italiani, come lo scrittore Alessandro Manzoni o il compositore Gioachino Rossini.
Dopo alcuni insuccessi editoriali, che lo ridussero al fallimento economico, Walter Scott si sforzò di rinfondere i debiti accumulati dedicandosi incessantemente alla scrittura. Morì a Abbotsford, nel Roxburghshire, nell'anno 1832, oramai consacrato come uno dei più alti interpreti del romanticismo inglese.
Una sua poesia, The English Ladye and the Knight (La dama inglese e il cavaliere) è stata anche musicata da Loreena McKennitt nel 2006 e inserita nell'album An ancient Muse.
Personaggi principali:
Gurth e Wamba: il più anziano dei due, Gurth aveva un aspetto austero, selvaggio e faceva il porcaro di mestiere.
Wamba, più giovane di Gurth di dieci anni, aveva un'espressione triste e cupa; egli guardava, curvo, il terreno con profondo abbattimento; l'espressione di Wamba era alquanto vacua e bizzarra; vi erano un'impazienza ed un'irrequietezza, un'incapacità a mantenersi fermo nello stesso posto.
Cedric: era di statura media, ma aveva spalle larghe, braccia lunghe, ed era robusto, come persona abituata a sopportare le fatiche di guerra o della caccia. I suoi occhi esprimevano orgoglio e gelosia perché aveva trascorso la vita nell'affermazione di diritti sempre in pericolo di venir soffocati dagli invasori; ed il carattere di quest'uomo pronto, fiero, deciso, s'era mantenuto all'erta per le circostanze della sua situazione.
Lady Rowena: alta, ma non troppo; era di carnagione bianchissima, eppure la sua non era una bellezza scialba. I suoi occhi turchini, sotto l'arco delle sopracciglia castane che si delineavano con curva graziosa sulla fronte, sembravano capaci di infiammare e di fondere, di comandare e di supplicare. La sua espressione naturale era mite; tuttavia l'abitudine a ricevere omaggi da parte di tutti aveva conferito alla fanciulla una nota di alterezza. La sua lunghezza rivelava la nascita aristocratica e la condizione libera della fanciulla.
L'ebreo: il suo nome era Isaac di York. I suoi lineamenti sottili, regolari, la fronte alta rugosa, la barba e la chioma grigie, avrebbero potuto sembrare belli se non avessero costituito la caratteristica di una razza che, durante quell'età, era detestata.
Rebecca: reggeva il confronto con le maggiori bellezze d'Inghilterra. Lo splendore dei suoi occhi, i capelli color ebano, facevano capire che era un’ ebrea.
Ivanhoe: Wilfred di Ivanhoe è il protagonista del romanzo di Scott, figlio di Cedric, un nobile sassone ostile ai Normanni. Ivanhoe è un cavaliere molto rispettoso nei confronti delle persone che lo stimano, lo amano e lo considerano un uomo coraggioso che combatte per i suoi ideali; nonostante ciò il suo animo non è tranquillo poiché è stato costretto ad abbandonare il proprio padre.
Funzione del narratore:
In questo romanzo l’autore è la voce narrante, in quanto parla in terza persona. Lo stile è paratattico, poichè non sono presenti frasi subordinate.
Il tema è storico-cavalleresco.
I valori emergenti del romanzo sono: l’eroismo, il valore, il coraggio e l’amore.
Valutazione personale:
Il romanzo mi è piaciuto, perché emergono i sentimenti umani: l’amore di Ivanhoe per Lady Rowena; il suo dispiacere per essere stato allontanato dal padre; l’amore per la patria, infatti, nonostante fosse Sassone affiancò Re Riccardo, che era un normanno, perché pensava che fosse la persona più adatta a governare l’Inghilterra.
ssssalve profffffff!!! sono Natasha IIIE...ecco la mia recensione!!!!!! ci vediamo a scuola!!!!!
La Casa Degli Spiriti
Affascinante e singolare sono senza dubbio due aggettivi che potrebbero benissimo essere associati al romanzo la casa degli spiriti. Tutto ruota intorno al tema della famiglia, una famiglia che, attraverso la narrazione di alcuni dei personaggi principali, viene attraversata e analizzata di generazione in generazione (come cita il testo stesso in riferimento ad uno dei protagonisti, Era nato quando non esisteva la luce elettrica in città e si era ritrovato e vedere alla televisione un uomo che passeggiava sulla luna,) e sulla quale si ripercuotono gli effetti di uno scenario storico e politico giostrato dalle personalità e ideologie del tempo.
La famiglia in questione sono i ricchi Del Valle,apice della narrazione e capeggiata dai due coniugi Nivea, madre di undici figli, e Severo, uomo benestante che decide di mettersi in gioco entrando in politica. Il ritratto di questa famiglia si sofferma soprattutto sui personaggi femminili, in particolar modo sulla madre, Nivea appunto, e due delle sue figlie: Rosa, la bella e angelica dai capelli verdi, e la piccola Clara, la chiaroveggente. Quest’ultima avrà un ruolo importante all’interno della storia in quanto gran parte del romanzo sembra sia ricavato dai quaderni dove lei trascriveva le sue giornate sin da bambina. Fanno da cornice all’introduzione personaggi secondari, come la Nana, domestica in casa Del Valle, e il defunto zio Marcos, i quali libri affascineranno intere generazioni a partire da Clara. Come loro, tante altre comparse a completare il quadro già abbastanza suggestivo della narrazione.
Poco dopo aver ricevuto l’accoglienza in casa Del Valle, il lettore viene a conoscenza del possessore di uno delle due voci narranti: Esteban Trueba. Questo personaggio entra a far parte della scena nel momento in cui i suoi occhi si posano per la prima volta su una fanciulla dai singolari capelli verdi. Questi, infatti, non è alto che il futuro promesso sposo di Rosa. Esteban entrerà nelle grazie della famiglia Del Valle grazie all’intervento di sua sorella Ferula, nonostante la differenza nelle classi sociali di appartenenza. Follemente innamorato, partirà verso le miniere con il proposito di far fortuna e tornare in breve tempo per sposare la sua rosa. Ma, proprio quando il destino sembra diventare benevolo nei confronti di Esteban, riceve una lettera da Ferula con notizie alquanto funeste: lutto in casa Del Valle. Dopo che la piccola Clara aveva annunciato un morto per sbaglio, Rosa la bella morirà avvelenata da un bicchiere di liquore destinato al padre politico.
Due importanti eventi scaturiranno dalla morte di Rosa: Clara, che assiste casualmente all’autopsia della sorella, deciderà di non parlare più (promessa che manterrà per i prossimi nove anni), e Esteban, abbattuto dal dolore, lascerà la miniera continuando però riceverne i profitti, e si dedicherà alla rimessa a nuovo della tenuta di campagna di famiglia, le Tre Marie. Gli anni passano ed Esteban riesce a far risorgere il suo regno agreste con tanto di mezzadri al suo servizio, ma la solitudine comincia a far gravare il suo peso. Non riuscendo a soddisfarsi con le povere contadine della sua fattoria e le malcapitate delle vicinanze, comincia a lavorare sull’idea di trovarsi una compagna di vita. Frattanto, Pancha Garcia, figlia di uno dei suoi mezzadri, concepirà un bambino al quale darà il nome Esteban: questi, infatti, è figlio di un incidente di percorso del padrone Trueba. Una lettera di Ferula riuscirà a far tornare Esteban a casa: la loro madre sta per morire. Arrivato al capezzale, il figlio appena tornato prenderà definitivamente la sua decisione: promette a se stesso e alla madre che troverà moglie. Intanto a casa Del Valle, dopo nove anni di silenzio,Clara la chiaroveggente riprenderà la parola annunciando in anticipo il suo matrimonio. Infatti, poco tempo dopo, Esteban di presenterà alla loro porta, ormai con un vasto capitale alle spalle, chiedendo dell’ultima figlia nubile. Sposerà Clara e farà costruire un’immensa villa, denominata poi Casa dell’Angolo, nella quale si stabiliranno insieme a Ferula, ormai rimasta sola senza la madre, e in seguito parte del personale dei Del Valle che moriranno poco dopo in un incidente stradale. Ad allietare ulteriormente la sorte della nuova coppia, l’arrivo di Blanca in un primo momento, e dei due gemelli Nicholas e Jaime. Intanto cominciano i puntuali pellegrinaggi alle Tre Marie della nuova famiglia Trueba al completo, dove la piccola Blanca incontrerà per la prima volta il suo destino: passerà le sue estati da bambina giocando in compagnia di Pedro Terzo Garcia, fra corse per i campi e favole a impronta socialista, mentre il regno agreste della famiglia cresceva sempre di più. Tutto sembrerbba apparentemente felice, ma parte di tutto ciò è solo una sceneggiata. A turbare gli umori di Esteban è infatti Clara, di cui lui si innamora sempre di più. Quest’ultima infatti, a causa delle sue doti particolari, alterna momenti di mutismo e isolamento a giornate “normali”, stringe amicizie misteriose e riempie la casa di strane presenze. Oltre questo, Ferula continua a riversare il suo amore verso la chiaroveggente e questo attirerà le gelosie di Esteban fino a che quest’ultimo non la caccerà di casa, continuando comunque a mandarle del denaro per la sua sopravvivenza. Gli anni passano e i figli crescono: i due gemelli vengono spediti in un college inglese e Blanca comincia ad assaporare il mondo attraverso l’affaccendarsi di Clara nel fare beneficenza.
Dopo tanti anni passati a giocare e ascoltare le favole di Pedro Garcia il Vecchio, qualcosa cambia tra Blanca e Pedro Terzo: i due quasi adulti scoprono un’intesa che va oltre quella dei trastulli campagnoli. Diventeranno amanti in segreto, sia a causa della differenza sociale che per l’antipatia del padrone Trueba nei confronti del ragazzo che diffondeva idee rivoluzionarie tra i mezzadri. Un altro triste evento segnerà le vicende della famiglia. Durante un banchetto, Ferula entrerà dal portone della sala dove stavano per dare un saluto a Clara e scomparire del tutto. Fu così che Clara ne ebbe la certezza: lo spirito della cognata era giunto per darle un ultimo saluto, Ferula era morta. Ma le disgrazie non sembrano voler terminare, e mentre la famiglia trascorreva le sue settimane in campagna, la terra cominciò a tremare. Un terremoto che attraversò tutto il paese, durante il quale morirà anche la Nana mentre Esteban resterà sepolto dalle macerie. Riuscirà a salvarsi grazie alla sapienza di Pedro il Vecchio. Il terremoto, oltre che a far del male all’umore di Esteban, lenirà all’eterna giovinezza di Clara, costretta a dedicarsi alle faccende terrene per la rimessa a nuovo della tenuta. Intanto Blanca, che era stata mandata in un collegio per la sua formazione, riuscirà a farsi rispedire a casa dal suo Pedro Terzo grazie al suo ingegno. Ma questo loro amore verrà sempre più ostacolato. Difatti quest’ultimo verrà bandito dalle Tre Marie per le sue idee rivoluzionarie, mentre lei viene promessa in sposa ad un conte. Purtroppo sarà costretta dal padre a sposarlo per salvare l’onore della famiglia,poiché era gravida in seguito ad una delle notti d’amore segrete con Pedro Terzo. Oltre ad aver così perso l’amore della figlia, Esteban perde l’affetto di Clara,che smetterà persino di rivolgergli la parola in seguito ad un ennesimo suo scatto d’ira. Clara ritornerà alla Casa dell’ Angolo insieme ai figli e alla nipote alba, perché Blanca se ne era andata da casa in seguito a scioccanti scoperte sul conto del marito. Intanto Esteban si scontrerà per l’ennesima volta con Pedro Terzo, ritenendolo colpevole delle sue disgrazie familiari, ma senza conclusione.
Jaime studia medicina, Nicholas troverà e perderà l’amore di Amanda e verrà esiliato dal padre, che preferirà mantenerlo a distanza che rischiare di rovinarsi la reputazione a causa delle stravaganze del figlio. Blanca continua a frequentare segretamente Pedro Terzo, che intanto è diventato un importante esponente di una stazione radiofonica grazie ai suoi testi rivoluzionari. Arriverà anche a conoscere la piccola Alba.
Quando il personaggio portante del racconto si spegne, Clara, per la Casa dell’Angolo finiscono i momenti di gloria. Per Esteban comincia un periodo molto difficile, nonostante la sua carriera gli doni sempre più soddisfazioni, poiché per la seconda volta ha perso l’amore della sua vita. L’unica persona a cui sembri donare l’affetto che gli è rimasto sembra sia la nipote Alba, alla quale resterà legato fino alla morte. Le cose non si mettono bene neanche per Blanca e Pedro: i due si perdono definitivamente di vista dopo l’ennesimo rifiuto di lei di metter su “famiglia”. Esteban si da alla politica, il partito opposto, ovviamente il socialista, vince le elezioni. Questo sarà la causa della rovina delle Tre Marie, a casa della rivolta dei mezzadri. A proposito di questo ed inseguito ad un particolar evento, Blanca e Pedro si ritroveranno. Il vecchio Trueba, sbollita la rabbia nei confronti dell’ormai uomo, permette alla figlia di allontanarsi dal paese finalmente insieme al suo vero amore. Sotto lo stesso tetto non restano ormai che Alba, il nonno e lozio Jaime, sempre più indaffarato con faccende politiche legate alla sua amicizia con il nuovo presidente e la sua passione per la medicina e la beneficenza.
La ragazza intanto cresce, e il suo interesse per Miguel ne è la prova. Quest’ultimo non è che il fratello di Amanda, fratello dell’ex fidanzata dello zio Nicholas. Miguel riesce a trasmettere ad Alba le sue idee rivoluzionarie e la coinvolgerà in un primo momento in piccole rivolte, come l’occupazione dell’università, e in seguito a rischiare di grosso mettendo in salvo fuggiaschi e rifugiati dopo la ripresa del potere da parte della destra. A causa di tutto questo, Alba verrà arrestata. Durante la sua prigionia verrà nuovamente a contatto con Esteban Garcia. Questo nuovo personaggio è in realtà cugino di Alba, poiché nipote di Pancha Garcia, la contadina che portava in grembo il figlio del padrone. A tratti benevolo, a tratti vendicativo verso le diverse sorti che aveva riservato loro il destino, tormenterà Alba nel suo periodo in prigione. Rimasto solo – poiché anche Jaime era morto ucciso dal golpe militare della destra- e disperato per la perdita dell’unico essere per cui riusciva a manifestare affetto, Esteban Trueba fa appello alla sua ultima speranza: Transito Soto. Transito è una prostituta che aveva messo su una sorta di casa del piacere acquisendo molto potere nei dintorni grazie alle sue conoscenze. Esteban, che aveva instaurato con lei quasi un rapporto di amicizia, le si rivolge implorandola di aiutarlo a ritrovare Alba. Detto fatto, in poco tempo nonno e nipote riescono finalmente a ricongiungersi. Iniziano così una nuova vita insieme, nella loro Casa dell’Angolo che si impegnano poco a poco a rimettere in sesto. Ormai vecchio e stanco, anche se apparentemente sereno, Esteban Trueba darà fine ai suoi giorni fra le braccia della nipote, che lo guarderà giacere immobile sul letto della nonna Clara mentre lei ne rilegge i diari. Ecco svelato il possessore dell’altra voce narrante, Alba che riviveva il suo passato attraverso i quaderni della nonna. E, proprio come la nonna, decide di cominciare scrivere anche lei il suo diario.
Testo chiaro, semplice e comprensibile per un significato che va oltre quello superficiale delle parole. Prevalgono le sequenze narrative e descrittive che quelle dialogiche; quest’ultimo particolare sembrerebbe appesantire il romanzo mentre in realtà lasciano che la vicenda scorra rapidamente (qualche sommario è d’obbligo per mettere su carta quasi un secolo di vita!) e cattura l’interesse del lettore concedendosi di tanto in tanto qualche analessi. Altro aspetto interessante, la ricerca dell’identità dei personaggi poliici, del contesto storico politico, nonché del paese di ambientazione, poiché l’autrice, nonostante faccia riferimento ad avvenimenti realmente accaduti (come la dittature di Pinochet) o a Stati realmente esistenti (il Cile appunto) omette sempre il nome proprio degli elementi, sicchè il presidente resta il Presidente e la capitale resta la Capitale. Inoltre non esiste una datazione precisa degli eventi, quindi è possibile individuarne il decennio solo grazie alla presenza di termini come radio o televisore: grazie a questo infatti è possibile abbinare la loro comparsa sul mercato all’anno in corso nel racconto.
È un romanzo che vale la pena di essere letto, un intreccio di storie che si incontrano e si scontrano anche a differenza di generazioni, come a voler dire che nulla avviene per caso e o comunque senza cause e conseguenze, mentre la continuità dei fatti attraverso i discendenti della famiglia vuole magari simboleggiare la continuità della vita.
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