Arturo Nathan, La Palude, 1937 |
La nostra vita è un’opera
d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige
l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte –
porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare
a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel
momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di
eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è
visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la
capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare –
senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire
prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e
a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.
In: “L'arte della vita” di
Zygmunt Bauman
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