L'epoca dell'Illuminismo non fu caratterizzata da un'unica poetica dominante.Gli intellettuali infatti erano considerati più "filosofi", il cui scopo è la ricerca del vero, che "letterati" impegnati nella creazione della bellezza artistica.L'influenza dell'Illuminismo sulla poesia si caratterizza per due aspetti:
LA PERDITA DEL PRIMATO DELLA POESIA nel sistema dei generi letterari, per cui essa viene sostituita dal saggio e- a livello europeo- dal romanzo;
LA SCELTA DI TEMI SOCIALI E CIVILI; in questo modo la lirica, cioè la poesia che esprime uno stato d'animo soggettivo, assume un ruolo marginale mentre vengono rilanciate forme poetiche come l'ode, il carme,il poemetto, il poema più utilizzabili con temi impegnati.Il classicismo prevalente nella poesia italiana dopo la metà del Settecento si fonda quindi su una concezione illuministica dando vita così a un Neoclassicismo illuministico (è il caso di Parini), oppure che gli illuministi del "Caffè"respingano il classicismo perchè esempio di arretratezza culturale e propongano modelli più moderni di scrittura.
Le due tendenze del periodo, il Neoclassicismo e il Preromanticismo hanno aspetti in parte contrapposti e, in parte, anche comuni.
La poetica neoclassica propugna una reazione agli artifici del Barocco in nome dei valori di equilibrio del classicismo antico, ed è pervasa da una forte vena civile ispirata ai valori dell'antichità classica.
Per contro, il Preromanticismo manifesta una visione tragica della natura, un senso di turbamento che coinvolge l'io, le cui espressioni sentimentali diventano centrali nelle opere preromantiche.
Allo stesso tempo entrambe le poetiche perseguono il rifiuto della tradizione dell'Accademia dell'Arcadia e non manca nello stesso Neoclassicismo, una componente di inquietudine e di turbamento: il passato dell'arte classica è visto con nostalgia, come un momento ormai irrecuperabile.E' la stessa rivoluzione operata dalla cvultura illuministica , la sua fede nella ragione e nella civiltà, a provocare sfiducia nei valori tradizionali e a far nascere nuove esigenze.Il Neoclassicismo ha insomma una visione tragica e inquieta della società e della natura, una visone segnata da caratteristiche preromantiche.
Giuseppe Parini
Monumento a G. Parini di Gaetano Matteo Monti E' considerato il più interessante esponente del classicismo italiano settecentesco e un moderato riformatore: si propone di rinnovare gradatamente senza distruggere, sia in campo sociale che letterario.
Aderì al movimento dell'Arcadia e con la sua attività promosse lo sviluppo delle concezioni neoclassiche.
Elaborò la sua poetica a partire dall'approfondita conoscenza delle opere di grandi autori classici latini e italiani(Virgilio, Orazio,Dante,Petrarca, Tasso)e dall'adesione alla poetica del sensismo.Per lo scrittore la poesia ha finalità soprattutto edonistiche, deve cioè provocare piacere e diletto, suscitare sensazioni fortie vive senza rinunciare, nello stesso tempo, a essere didascalica e pedagogica, a svolgere quel ruolo educativoche è immanente alla vera poesia.A tal fine è necessario che la poesia tragga i propri contenuti dalla realtà e si affidi alla concretezza di tematiche che trovano riscontro nella vita sociale.A tali contenuti moderni si devono poi accostare il rispetto e l'utilizzo delle forme classiche , un registro stilistico rigoroso e una lingua che abbia l'armonia e la perfezione dei classici insieme alla capacità di accogliere forme ed espressioni moderne.
Nessun commento:
Posta un commento