Una delle questioni su cui la lezione di Galileo si è rivelata più attuale del Novecento riguarda il rapporto tra scienza e potere.Sviluppate l'argomento in forma di saggio breve, utilizzando i seguenti documenti.
- "E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti...I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile ; che le sue conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche ;che essa sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità.Nè infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente pericolosa" .E.Hobsbawm,Il secolo breve, Rizzoli, Milano 1995
- " Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la guerra con E.Fermi, poco prima che venisse sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico.Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche, si doveva abbandonare un simile esperimento.Fermi replicò:"Eppure è un così bello esperimento". Questo è probabilmente il motivo più profondo che sta alla basedell'interesse per l'applicazione pratica della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale , dalla natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei suoi sforzi". W.Heisenberg, La tradizione nella scienza, Garzanti, Milano 1992
- "Ho speso tutta la mia vita per la libertà della Scienza e non posso accettare che vengano messi dei chiavistelli al cervello: l'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo Sapiens da tutte le altre specie ...Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata.Oggi più che mai bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche piuttosto che essere vittime di movimenti oscurantisti ed antiscientisti". R. Levi Montalcini, dal Discorso tenuto il 1 Febbraio 2001 nella sala della biblioteca di Montecitorio
2 commenti:
Molto interessante questo post che invita a riflettere sulla "lezione" di Galileo Galilei.
Il Seicento e la Rivoluzione scientifica hanno riaperto nel mondo occidentale la sfida tra l'uomo, con i suoi limiti e le sue possibilità, e l'universo della conoscenza volta all'azione nel mondo. La sfida rimane aperta, le risposte sono sempre in fieri.
I ragazzi della 4 B hanno realizzato un sito sul contributo di Galileo: lo trovate su https://sites.google.com/site/galileoalliceoleonardo/
Segnaleremo anche la vostra iniziativa, buon lavoro!
Il prepotente sviluppo della scienza e della tecnica e l'ambiguo ruolo rivestito dagli scienziati nell'applicazione delle scoperte nel corso dell'ultimo secolo( si pensi alle figure di Fermi e di Oppenheimer nello sviluppo delle conoscenze atomiche o agli scienziati tedeschi coinvolti nello sterminio, ha riportato l'attenzione di registi e drammaturghi su Galileo Galilei, che è divenatato una figura chiave attraverso cui riflettere sul ruolo della scienza e del libero pensiero e sulle responsabilità degli uomini di scienza di fronte a chi detiene il potere.
Grazie e buon lavoro.
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